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Siracusa, costringeva la moglie e l’amante a vivere sotto lo stesso tetto: arrestato

Costringeva moglie, figlie e amante a convivere sotto lo stesso tetto, sottoponendole a violenze fisiche, psicologiche e sessuali di ogni tipo. Un uomo residente a Siracusa è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia. Le sei donne sono state collocate in una struttura protetta dove potranno costruire una nuova vita.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Picchiava moglie, figlie e amante all'interno della casa che condivideva con le sei donne in un quartiere di Siracusa. La Polizia locale ha eseguito nei confronti dell'uomo un'ordinanza di custodia cautelare per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate dopo aver ricevuto una denuncia da parte di moglie e amante. All'interno dell'abitazione conviveva con la moglie, le due figlie avute nel matrimonio, l'amante e altre due figlie avute dalla relazione extraconiugale. Da anni costringeva le donne a subire violenze fisiche e psicologiche di ogni tipo, picchiandole spesso con un bastone e obbligandole a sottoporsi alle umiliazioni pubbliche più disparate.

Le donne erano completamente assoggettate al loro aguzzino. Vivevano infatti una condizione di semi-segregazione, impossibilitate a lasciare l'appartamento nel quale vivevano senza il consenso dell'uomo. "Per strada potete camminare solo col capo chino" diceva loro continuamente prima di accompagnarle nelle loro passeggiate in città. Alzare lo sguardo anche una sola volta voleva dire subire una terribile scarica di calci, pugni e bastonate una volta tornate a casa. Spesso erano anche vittime di violenze sessuali: dovevano intrattenere rapporti non consensuali con lui e tra di loro. Non è ancora stato accertato se anche le figlie abbiano subito violenze simili. Dopo anni di soprusi e angherie subite tra le mura di casa, le due donne hanno deciso di mettere in atto un piano per denunciare e salvare anche le proprie figlie, riuscendo così ad essere collocate in località protette per poter ricostruire una nuova vita. L'indagato, allontanato dalle sei ragazze, è stato nel frattempo sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in attesa dell'interrogatorio del Gip. Secondo le prime indiscrezioni, l'aguzzino era già noto alle forze dell'ordine

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