Si schiantano mentre vanno a scuola: Matteo e Marco morti a 16 e 18 anni, ferita l’amica

Era una giornata come tante altre fatta di sveglia presto per andare a suola quella iniziata stamattina dai due fratelli Matteo e Marco Giovannini ma purtroppo il destino ha voluto che un terribile incidente stradale lungo il percorso per raggiungere la scuola abbia spento prematuramente la loro vita. I due ragazzi, rispettivamente di 18 e 16 anni, sono stati coinvolti in un terribile schianto lungo la strada regionale per Antey, in località Covalou di Antey, lungo la strada regionale della Valtournenche, in Val D'Aosta, mentre erano diretti a scuola a Chatillon. Secondo una prima dinamica dei fatti, durante l'incidente stradale, avvenuto intorno alle 7.30 di oggi, la vettura su cui viaggiavano i due fratelli ha sbandato e si è scontrata frontalmente con un camion che l'ha schiacciata contro il guardrail
Per Matteo e Marco, figli di Massimiliano Giovannini responsabile del soccorso alpino della guardia di finanza di Breuil-Cervinia, non c'è stato nulla da fare, i due ragazzi sono morti sul colpo. Per estrarre i corpi dalle lamiere sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. Nello schianto sono rimasti feriti anche una ragazza amica delle due vittime e che si trovava in auto con loro, la 19enne Carlotta Comé, elitrasportata all'Ospedale Parini di Aosta, e i due occupanti del camion, padre e figlio, rispettivamente autista e passeggero del camion. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Aosta, con la squadra taglio, i carabinieri di Chatillon-Saint-Vincent e il 118.
Sgomento nella Valtournenche dopo la notizia del'accaduto. "Marco e Matteo li ho avuti in classe alle elementari, erano due bambini meravigliosi e così sono cresciuti" ha raccontato a valledaostaglocal.it il sindaco di Valtournenche piangendo. "Proprio martedì scorso ho incontrato Marco e Carlotta in Comune, per la chiusura della Festa dei coscritti. Ragazzi attenti, partecipi, sensibili; abbiamo parlato, ci siamo confrontati sul presente e sul futuro. Oggi Marco e Matteo non ci sono più, e io non ci voglio credere" ha concluso il primo cittadino.