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“Sei sinti o rom?”: nel modulo d’iscrizione la scuola richiede etnia, polemica in Veneto

Per iscriversi alla scuola elementare di Fossò e Vigonovo bisogna specificare la propria etnia, ovvero se si è sinti, rom, nomade o camminante. Il modulo, consegnato ai genitori, ha fatto scattare l’immediata polemica, tra chi parla di un abuso e una “discriminazione gravissima” e l’istituto che si difende dicendo che serve per favorire l’integrazione.
A cura di Susanna Picone
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Per iscriversi a una scuola elementare in Veneto, in un comune tra Venezia e Padova, è necessario specificare la propria etnia, ovvero se sei sinti, rom, nomade o camminante. Il modulo d’iscrizione, che è stato consegnato ai genitori dei bambini, ha fatto scattare una immediata polemica. Della polemica stanno parlando i giornali veneti dopo che il modulo, distribuito da tempo, è stato oggetto di valutazione da parte dei genitori che hanno deciso di rendere pubblica la vicenda. Alcune famiglie si sono rivolte a una associazione che a sua volta ha contattato i propri avvocati. La stampa locale spiega, in particolare, che Rifondazione Comunista, con il suo segretario Paolo Benvegnù, ha annunciato di aver consegnato la modulistica a dei legali e giuristi che agiranno in tutte le sedi amministrative e giudiziarie affinché venga ritirata. Quanto accaduto sarebbe per loro un "abuso e discriminazione gravissima".

Per la scuola serve per favorire l’integrazione – La direzione scolastica, da parte sua, sostiene invece che l'atto "serve per favorire l'integrazione". Carlo Marzolo, il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Fossò e Vigonovo, ha spiegato che la modulistica a cui si fa riferimento serve proprio per dirottare più personale e trovare più fondi a favore di bambini con problemi particolari per seguire il percorso didattico e fra questi non mancano i bambini nomadi. Il genitore – è quanto sarebbe riportato nel modulo di iscrizione – “dichiara, in base alle norme sullo snellimento dell’attività amministrativa e consapevole delle dichiarazioni a cui va incontro in caso di dichiarazioni non corrispondenti al vero che fra le opzioni che vengono proposte, oltre alla cittadinanza straniera o italiana, c’è anche la condizione nomade con le sotto categorie eventualmente da barrare di Rom, Sinti o Caminanti”.

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