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Secchi d’acqua e cenere sui panni dei vicini: coppia di 75enni condannati per stalking

Una coppia di anziani torinesi è stata condannata a un anno di reclusione con l’accusa di stalking nei confronti dei vicini di casa.
A cura di Davide Falcioni
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Immagine di repertorio
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Una coppia di anziani torinesi è stata condannata a un anno di reclusione con l'accusa di stalking nei confronti dei vicini di casa. La figlia, 53 anni, è stata invece assolta. La vicenda ha avuto inizio nell’aprile 2020, in pieno lockdown, quando due giovani sposi acquistarono l’appartamento al piano terra di una villetta bifamiliare nel Torinese subendo un'accoglienza tutt'altro che positiva.

"Abbiamo fatto grandi sacrifici per comprare quella casa. Ma sin da subito i rapporti con l’altra famiglia sono stati pessimi. È stato l’inizio di un incubo", hanno denunciato i due ai carabinieri dopo aver documentato rumori molesti e dispetti di ogni genere, dalla cenere sul bucato alle secchiate d’acqua lanciate sul balcone fino al ripetuto sbattere del portoncino d’ingresso, anche a notte fonda. "Così come la luce del vano scale, che è allacciata al nostro contatore. La accendono e spengono in continuazione", raccontano i due neo-sposi.

All'inizio si pensa a delle disattenzioni tutto sommato incolpevoli, ma col passare del tempo la storia prende un'altra piega e la controversia finisce in tribunale. "Ci hanno anche minacciati. Ci hanno detto di andarcene, che i padroni lì erano loro", hanno spiegato al giudice le vittime, che si sono costituite parte civile con l’avvocato Federico Schettini. Il legale, durante il dibattimento, ha mostrato anche i filmati di alcune accesissime discussioni che hanno dimostrato l'intento dei due anziano di danneggiare i vicini sgraditi. Per il giudice, che si è pronunciato questa mattina a Palazzo di Giustizia, non si è trattato di una convivenza complessa da due famiglie, ma di veri e propri atti persecutori che sono stati puniti con una condanna a 1 anno di reclusione.

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