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Scomparsa a Trieste, trovata sul molo la borsa con il cellulare di Marina Buttazzoni

La borsa con il cellulare e gli effetti personali di Marina Buttazzoni, scomparsa lo scorso 17 gennaio, è stata ritrovata sugli scogli della baia di Sistiana, a pochi passi dal porto di Trieste. L’allarmante ritrovamento è avvenuto alcune settimane dopo la scomparsa dell’artigiana 54enne, le cui tracce si sono perse dopo aver detto a sua madre che sarebbe andata a Trieste per il weekend.
A cura di Angela Marino
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Marina Buttazzoni
Marina Buttazzoni

La borsa con il cellulare e gli effetti personali di Marina Buttazzoni, scomparsa lo scorso 17 gennaio, è stata ritrovata sugli scogli della baia di Sistiana, a pochi passi dal porto. Si tratta di un ritrovamento inquietante avvenuto casualmente alcuni giorni dopo la scomparsa dell'artigiana di Udine. Nella borsa, oltre al telefonino, c'erano pochi spiccioli, un biglietto da visita e un biglietto del treno per la tratta Udine – Sistiana Visogliano. Dunque, la 54enne ha effettivamente viaggiato da Udine a Triste, come aveva annunciato alla madre prima di salutarla, l'ultima volta, il pomeriggio di venerdì 17 gennaio, quando ha lasciato la sua casa per dirigersi alla stazione. "Sono fuori per il weekend" aveva detto per poi diventare irrintracciabile. Le amiche, con le quali si sentiva spessissimo, hanno trovato il cellulare spento per tutto il finesettimana. Un comportamento insolito per Marina.

Il successo del Fuori Salone e il furto del marchio

L'artigiana aveva letteralmente cambiato la sua vita qualche anno fa. Aveva lasciato lo storico lavoro da segretaria per tornare alla sua antica passione, il cucito. Con il suo talento creativo aveva ideato una linea di fodere per libri e kindle, chiamata ‘Book à porter'. Una creazione che le era valsa inviti a numerose fiere e all'ambitissimo Fuori Salone di Milano, cui aveva partecipato nel 2018. Qui una foto dove mostra lo stand con le sue creazioni.

Marina Buttazzoni aveva deciso di chiudere l'attività

Le cose da allora avevano cominciato a mettersi male. No, il suo marchio non era in crisi, anzi. I manufatti di Marina erano talmente apprezzati da venire riprodotti, letteralmente copiati, da molti altri. Artigiani e casalinghe, nei primi tempi, professionisti, poi. Marina, che nella sua breve carriera da imprenditrice non aveva mai pensato a registrare il suo marchio ci sarebbe rimasta molto male quando qualcun altro lo avrebbe fatto al posto suo. Pochi giorni prima della scomparsa, infatti, la sua commercialista aveva ricevuto un messaggio in cui Marina annunciava di aver ‘rivisto la propria posizione' e di aver ‘deciso di chiudere' l'attività. Una scelta drastica e drammatica per una donna che aveva impiegato tutta una vita a realizzare il suo sogno. Nonostante tutto, secondo il fratello e gli amici, Marina stava vivendo con serenità questa scelta o almeno era quello che sembrava prima dell'allarmante ritrovamento della borsetta. È stata lei ad abbandonarla sul molo? È stata rapinata? Il fratello, intervistato da Chi l'ha visto, vuole credere che sia l'ennesimo cambiamento di vita. "Se hai voluto lasciare tutto lo rispetterò, voglio solo sapere che stai bene e poi ti aiuterò io stesso a mantenere l'anonimato". Non si esclude, purtroppo, l'ipotesi di un crimine violento o di un gesto estremo.

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