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Sciopero trasporti: il 13 e 14 luglio fermi i treni, il 15 tocca agli aeroporti

Giovedì 13 luglio e venerdì 14 la protesta coinvolgerà il personale di Trenitalia e di Italo mentre sabato 15 luglio, dalle 10 alle 18, sarà la volta del personale di terra degli aeroporti, servizi di handling e check-in.
A cura di Andrea Parrella
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Sono previste giornate di scioperi per il settore dei trasporti, sia aereo che ferroviario. Giovedì 13 luglio e venerdì 14 la protesta coinvolgerà il personale di Trenitalia e di Italo mentre sabato 15 luglio, dalle 10 alle 18, sarà la volta del personale di terra degli aeroportiservizi di handling e check-in. Ad incrociare le braccia anche i piloti di Malta Air, che opera i voli di Ryanair, e i piloti e gli assistenti di volo di Vueling.

L'annuncio delle sigle sindacali

Per quel che riguarda la due giorni di sciopero ferroviario, ad annunciare la decisione sono le varie sigle sindacali che prendono parte alla mobilitazione, in particolare Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal. Queste hanno proclamato che l'astensione dal lavoro di tutto il personale Trenitalia durerà "dalle 3 del 13 luglio alle 2 del 14", denunciando che "dopo la prima azione di sciopero del 14 aprile permangono le criticità nella vertenza sindacale". Le organizzazioni sindacali chiedono "un adeguato piano di assunzioni, una mitigazione dei carichi di lavoro nella programmazione dei turni degli equipaggi, favorendo la conciliazione dei tempi di lavoro con quelli della vita privata, il rilancio del settore manutenzione e ridare centralità alla rete vendita e assistenza ai passeggeri e investimenti tecnologici, crescita professionale e percorsi formativi per tutto il personale degli uffici". Si chiede dunque "che Trenitalia proceda in tempi rapidi alla risoluzione delle problematiche da noi segnalate che penalizzano tante lavoratrici e tanti lavoratori dell'azienda". 

Trasporto aereo, agitazione il 15 luglio

Per quanto riguarda il trasporto aereo, invece, la mobilitazione del 15 luglio è dovuta al mancato rinnovo del contratto nazionale scaduto ormai da sei anni, facendo risalire le motivazioni della protesta "a seguito della sottoscrizione da parte di alcuni soggetti di un accordo totalmente insoddisfacente per la categoria piloti e vista la totale chiusura al dialogo e al confronto da parte della compagnia". 

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