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Sciopero trasporti Genova, dopo 5 giorni primi bus in strada

Nella notte è stata raggiunta un’intesa tra azienda, sindacati e istituzioni. Dopo giorni di caos trasporto pubblico, la situazione torna alla normalità.
A cura di Susanna Picone
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16.35 – Stop allo sciopero, riprende il servizio ATM – E' ripreso a Genova il servizio di Amt, per quella che rappresenta la fine ufficiale dello sciopero selvaggio andato avanti per cinque giorni. Poco dopo le 15.30 sei autobus hanno ricominciato a circolare per le strade del capoluogo ligure.

Dopo quattro giorni di sciopero selvaggio e ore di trattative è stata firmata nella notte la bozza d’accordo che potrebbe far finire la protesta dei lavoratori del trasporto pubblico di Genova. L’intesa, sottoscritta da Comune di Genova, Regione Liguria, azienda di trasporto pubblico Amt e sindacati, verrà votata questa mattina dall’assemblea dei lavoratori, che oggi sono al quinto giorno consecutivo di protesta e che ieri hanno ricevuto il sostegno del leader del M5S Beppe Grillo. Se venisse approvata i bus, tuttora fermi, tornerebbero a circolare già nel pomeriggio di oggi. In tarda mattinata è prevista anche una conferenza stampa del sindaco di Genova Marco Doria. Secondo quanto riferito dai sindacati, la bozza di accordo prevede in primo luogo che l’Amt rimanga pubblica. La Regione si impegna a finanziare l’acquisto in tempi brevi di 15 nuovi mezzi attraverso una riprogrammazione di risorse già impegnate. Poi nel quadriennio 2014-2017 arriveranno altri 200 mezzi finanziati con fondi europei e nazionali.

Inoltre la Regione si impegna ad accelerare il percorso di costituzione dell’Agenzia unica per il Tpl entro marzo 2014 in modo che operi a regime entro la fine del prossimo anno. Per ripianare il disavanzo di Amt, calcolato in 8.3 milioni di euro nel 2014, i sindacati hanno riferito che il Comune si è impegnato a ripatrimonalizzare l’azienda con un investimento di 4.3 milioni. Gli altri 4 milioni saranno recuperati attraverso riorganizzazioni aziendali che non toccheranno né retribuzioni, né orario di lavoro e né i riposi dei dipendenti. Prevista l’esternalizzazione di quote di attività che verranno affidate in appalto, una misura che dovrebbe consentire un risparmio per l’azienda pari a 2 milioni di euro. Si tratta di un accodo che prevede l’inscindibilità delle singole misure stabilite: se un solo punto non dovesse essere rispettato salterebbe tutto.

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