
Ottavo giorno di conflitto tra Israele e Iran. Sette persone sono rimaste ferite da un missile balistico lanciato dall'Iran su Beer Sheva, nel sud di Israele, altre decine di feriti ad Haifa. L'ordigno caduto in un parcheggio vicino ad alcuni edifici residenziali ha distrutto diversi appartamenti, auto e facciate di edifici, oltre che balconi. La stazione di Beer Sheva Nord è stata chiusa per danni. Bombardato centro di ricerca armi nucleari iraniano. Aiea: "L’Idf ha danneggiato edifici chiave del reattore ad acqua ad Arak".
In corso a Ginevra un vertice dei ministri degli Esteri di Germania, Francia e Regno Unito con quello iraniano Araghchi e con l'alto rappresentante Ue per la Politica estera. Parigi: "Teheran disposta a proseguire i negoziati sul nucleare".
Trump: "Iran a settimane o mesi dalla bomba atomica"
Donald Trump, parlando con i giornalisti, ha detto di pensare che l'Iran sia a settimane o mesi dalla bomba atomica e ha detto che la capa degli 007 Usa Tulsi Gabbard "sbaglia" sull'intelligence relativa alla distanza che separa Teheran dall'arma nucleare.
Trump: "È improbabile che gli europei possano essere d'aiuto sull'Iran"
"Stiamo parlando con l'Iran", "l'Iran non vuole parlare con l'Europa": "è improbabile che gli europei possano essere d'aiuto nel porre fine alla guerra tra Iran e Israele": lo ha detto Donald Trump ai reporter.
Turchia all’ONU: "Israele aderisca al Trattato di non proliferazione nucleare"
La Turchia lancia un duro monito contro Israele in sede ONU. Durante una sessione d’emergenza del Consiglio di Sicurezza dedicata alla situazione in Iran, l’ambasciatore turco Ahmet Yildiz ha condannato con fermezza i recenti attacchi israeliani contro infrastrutture iraniane, definendoli una “palese violazione della Carta delle Nazioni Unite”.
Secondo quanto riportato dall’agenzia Anadolu, Yildiz ha sollevato serie preoccupazioni sul fatto che Israele – Paese non aderente al Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp) e da sempre opaco sulle proprie capacità atomiche – stia colpendo un Paese, l’Iran, che invece rispetta gli obblighi previsti dal trattato e dalle ispezioni dell’Aiea.
“Questa sconsideratezza colpisce al cuore il regime globale di non proliferazione, costringendo tutti noi a riflettere sulle sue più ampie ripercussioni”, ha dichiarato Yildiz. L’ambasciatore ha quindi invitato la comunità internazionale a unirsi nel sollecitare Israele ad aderire al Tnp come Stato non nucleare e a consentire verifiche complete da parte dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica.
Non solo la guerra: in Iran anche un terremoto di magnitudo 5.2
Mentre infuria la guerra con Israele l’Iran è stato colpito questa sera da un terremoto di magnitudo 5.2. L’epicentro è stato localizzato nella regione centrale di Semnan, con la scossa avvertita chiaramente anche nelle città di Qom e Teheran. Il sisma si è verificato intorno alle 21:30 ora locale (le 20 in Italia), ma al momento non si registrano vittime né danni significativi, secondo quanto riportato dall’emittente Press TV.
L’Iran è uno dei Paesi più sismici al mondo, attraversato da numerose faglie attive. La memoria collettiva è ancora segnata da terremoti devastanti: nel 1990 e nel 2003, due scosse causarono complessivamente oltre 68.000 vittime. Più recentemente, nel 2017, un sisma di magnitudo 7.3 provocò 620 morti e migliaia di feriti nella provincia di Kermanshah.
Iran: "Consideriamo la diplomazia dopo stop all'aggresione"
L'Iran è pronto a "considerare" un ritorno alla diplomazia "una volta cessata l'aggressione israeliana". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano e capo negoziatore per il nucleare Abbas Araghchi, dopo l'incontro con gli europei a Ginevra. "Siamo favorevoli a proseguire i colloqui con i Paesi E3 (Germania, Francia e Regno Unito) e con l'Unione Europea", ha inoltre dichiarato il ministro ai giornalisti dopo aver incontrato i vertici diplomatici di Francia, Gran Bretagna, Germania e UE nella città svizzera.
Germania: "Fondamentale tutelare la sicurezza di Israele"
"Consideriamo il programma nucleare iraniano con grande preoccupazione. Per la Germania è di fondamentale importanza che gli interessi di sicurezza di Israele siano tutelati. Daremo priorità a questo in tutte le discussioni future". A dirlo il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, al termine del vertice di Ginevra. "L'intera regione è in una situazione estremamente critica e il nostro obiettivo comune è evitare un'ulteriore escalation e progredire nei negoziati", ha evidenziato, indicando che il coinvolgimento degli Usa nei negoziati "è di fondamentale importanza".
Francia: "Iran disposto a proseguire i negoziati sul nucleare"
"Il ministro degli Esteri iraniano ha dato la sua disponibilità a proseguire i negoziati" sul programma nucleare e sui soggetti che gli abbiamo posto sul tavolo, tra cui "c'è il sostegno ai gruppi terroristici in Medio Oriente e alla Russia". Lo ha detto il ministro degli Esteri Jean-Noel Barrot al termine dei colloqui di Francia, Germania, Gran Bretagna, con l'Alto Rappresentante Ue Kaja Kallas, con Abbas Araghchi. "Ci aspettiamo dall'Iran un'apertura a questa discussione anche con gli Usa", ha aggiunto.
Herzog: "Missile iraniano ha colpito moschea a Haifa"
Un missile iraniano ha colpito la moschea Al-Jarina nel quartiere di Wadi Nisnas a Haifa. Lo ha denunciato su X il presidente israeliano, Isaac Herzog, precisando che nell'attacco sono rimasti feriti religiosi musulmani e alcuni fedeli. "Questo attacco oltraggioso ha avuto luogo a Haifa, una città simbolo di convivenza tra ebrei, musulmani, cristiani, drusi e baha'i. Loro cercano di uccidere israeliani di tutte le fedi, musulmani inclusi. Noi difenderemo tutti gli israeliani, tutte le fedi incluse", ha dichiarato Herzog.
L'ambasciatore israeliano a quello iraniano: "Volete sterminare la nostra gente"
L'ambasciatore israeliano all'Onu, Danny Danon, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza ha attaccato brutalmente il collega iraniano. "Non hai vergogna, tu, il tuo leader supremo, di aver chiesto pubblicamente e ripetutamente per anni la distruzione di Israele e degli Stati Uniti. Chiedi protezione a questo Consiglio mentre cerchi di sterminare la nostra gente. Basta con le recite e con il teatro", ha detto: "Non sei una vittima, non sei neanche un diplomatico. Sei un lupo, che finge di essere altro".
Ripresi a Ginevra i colloqui tra Iran, UK, Francia e Germania
Si è conclusa dopo circa un'ora la pausa "tecnica" che ha consentito alla delegazione iraniana ai colloqui di Ginevra con gli europei di "consultarsi" in merito alle proposte dei ministri di Francia, Gran Bretagna e Germania. Lo si apprende da fonti del Quai d'Orsay. La delegazione iraniana è tornata al tavolo, così come quelle dei ministri europei, ognuna delle quali ha osservato la pausa in una sala separata.
Il Capo di Stato Maggiore israeliano: "Prepariamoci a una lunga campagna militare contro l’Iran"
Il tenente generale Eyal Zamir, capo di stato maggiore delle Forze di Difesa Israeliane (IDF), ha lanciato un allarme chiaro: Israele deve prepararsi a una lunga campagna militare contro l’Iran, considerato una minaccia esistenziale per lo Stato ebraico. In un video citato dal Times of Israel, Zamir ha sottolineato che, malgrado i successi ottenuti finora, "ci attendono ancora giorni difficili" e la missione non è affatto conclusa.
Secondo Zamir, l’Iran da anni sta mettendo a punto un piano per distruggere Israele, e solo di recente le sue capacità militari hanno raggiunto un livello operativo tale da richiedere un intervento urgente. Le IDF, ha dichiarato, agiranno in modo proattivo e anticipato per prevenire questa minaccia, "senza attendere che si sviluppi ulteriormente".
Il generale ha anche evidenziato come la difesa del fronte interno rimanga una priorità, soprattutto perché il nemico colpisce intenzionalmente i civili, come dimostrato dagli ultimi bombardamenti. "La campagna è iniziata grazie a una convergenza di condizioni strategiche che non potevamo permetterci di perdere", ha concluso Zamir, ribadendo l’importanza di rimanere uniti e vigili fino al completamento della missione.
Sospesi dopo mezz'ora i colloqui a Ginevra tra Iran, Francia, UK e Germania
Da mezz'ora i colloqui di Ginevra fra europei e Iran sono sospesi. Da quanto si apprende, la delegazione iraniana ha chiesto un'interruzione per consultazioni interne, un'iniziativa che sembra suggerire che la proposta sul tavolo, avanzata da Francia-Gb-Germania, sia significativa. Fonti del Quai d'Orsay confermano che i colloqui sono interrotti per una "pausa tecnica" e che ogni delegazione è rientrata in una sala di lavoro separata.
La Cina all'ONU: "Condanniamo inequivocabilmente Israele"
"Se il conflitto tra Israele e Iran dovesse intensificarsi ulteriormente, non solo entrambe le parti subirebbero maggiori perdite, ma anche i Paesi della regione ne sarebbero gravemente colpiti. Le azioni di Israele violano il diritto internazionale, mettono a repentaglio la sovranità e la sicurezza dell'Iran e minano la pace e la stabilità regionale. La Cina condanna inequivocabilmente questo comportamento". Lo ha detto l'ambasciatore cinese all'Onu, Fu Cong, al Consiglio di Sicurezza, affermando che Pechino vuole un immediato cessate il fuoco.
Allarme dell’Aiea: "Un attacco alla centrale nucleare di Bushehr avrebbe conseguenze gravissime"
Il direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea), Rafael Grossi, ha lanciato un forte allarme al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, nel corso di una discussione sulla crescente tensione tra Israele e Iran. Grossi ha sottolineato che la centrale nucleare di Bushehr rappresenta il punto più critico in caso di attacco militare.
“È una centrale operativa e un attacco diretto potrebbe provocare un rilascio molto elevato di radioattività nell’ambiente”, ha dichiarato. Ma i rischi non si limitano a un attacco diretto: anche un’interruzione dell’alimentazione elettrica, possibile colpendo le uniche due linee che riforniscono la struttura, potrebbe portare alla fusione del nucleo del reattore.
Secondo Grossi, diversi Paesi della regione hanno espresso direttamente le loro preoccupazioni. In caso di incidente, ha avvertito, si renderebbero necessarie misure di protezione estese, come evacuazioni, rifugi e la somministrazione di iodio stabile, con effetti che potrebbero estendersi per centinaia di chilometri.
Guterres all’ONU: "Stop ai combattimenti, serve diplomazia tra Iran e Israele"
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha lanciato un appello accorato al Consiglio di Sicurezza in merito all’escalation tra Israele e Iran. “La non proliferazione è fondamentale per la sicurezza di tutti noi”, ha dichiarato, definendo il Trattato di non proliferazione nucleare “una pietra angolare della sicurezza internazionale” e sottolineando l’importanza del suo rispetto da parte di Teheran.
Guterres ha ricordato che l’Iran ha più volte affermato di non voler ottenere armi nucleari, ma ha riconosciuto che “esiste un divario di fiducia” che può essere superato solo attraverso “una soluzione credibile, completa e verificabile”, con il pieno accesso degli ispettori dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea).
Infine, ha lanciato un appello urgente: “Affinché ciò sia possibile, chiedo la cessazione dei combattimenti e il ritorno a negoziati seri”.
Erdogan: "Guerre Iran-Israele e Gaza verso punto di non ritorno"
"Sia il genocidio a Gaza che il conflitto tra Israele e Iran stanno purtroppo rapidamente raggiungendo un punto di non ritorno". Lo ha detto il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, chiedendo una tregua "prima che si verifichi una catastrofe". In un discorso al forum giovanile dell'Organizzazione per la cooperazione islamica a Istanbul, il leader turco ha affermato che "le potenze che hanno influenza su Israele non dovrebbero cadere nel gioco di (Benjamin) Netanyahu e dovrebbero usare la loro influenza per stabilire un cessate il fuoco e la calma nella nostra regione", riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara.
Almeno 17 feriti nel raid iraniano su Haifa
Le squadre di soccorso israeliane intervenute ad Haifa hanno riferito che oltre a un 16enne e un 40enne in gravi condizioni, nel raid iraniano che ha colpito la zona sono rimasti feriti anche un uomo di 40 anni in condizioni moderate e altre 14 persone in condizioni lievi. Segnalazioni di impatti sono state ricevute anche in aree aperte del Negev e del Dan.
Soccorritori: "Impatti di missili iraniani in tutto Israele"
I soccorritori stanno rispondendo alle segnalazioni di impatti di missili balistici in tutto il Paese a seguito dell'ultimo attacco dell'Iran contro Israele. Lo riporta il Times of Israel sottolineando che il Comando del fronte interno ha emesso una rara allerta nazionale.ù
Ad Haifa due feriti gravi dopo il lancio di missili dall'Iran
I soccorritori israeliani riferiscono di due feriti gravi ad Haifa, un sedicenne e un uomo di 54 anni, in seguito a un probabile colpo diretto di un raid iraniano. Lo scrive Ynet.
Sirene in Israele per missili dall'Iran, esplosioni a Tel Aviv
Le sirene d'allarme stanno suonando nel centro e nel nord di Israele per un'ondata di 20 missili dall'Iran. Esplosioni si sono udite a Tel Aviv, dove le case hanno tremato nel centro della città per la potenza delle deflagrazioni.
Israele protesta contro il discorso del ministro iraniano all'ONU
Israele ha duramente contestato l’intervento al Consiglio per i Diritti Umani dell'ONU del ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi, previsto poche ore prima di delicati colloqui con l’Unione Europea volti a stemperare la crisi tra i due Paesi.
In una lettera indirizzata al Consiglio, l’ambasciatore israeliano Daniel Meron ha definito la decisione “una grave minaccia alla credibilità dell’organismo” e “un tradimento verso le vittime del regime iraniano”. Secondo Meron, Teheran sta sfruttando il palco internazionale per legittimare la propria “campagna dispotica”.
Nonostante le proteste israeliane, l'intervento di Araghchi è stato confermato, seguito da un incontro con il capo della diplomazia europea e rappresentanti di Regno Unito, Francia e Germania.
Nel frattempo, continua lo scontro a distanza tra i due Paesi: l’ambasciatore iraniano all’ONU ha definito gli attacchi israeliani della scorsa settimana “una guerra contro l’umanità”, mentre Israele giustifica le operazioni militari come un’azione preventiva per impedire a Teheran di ottenere armi nucleari—accusa che l’Iran continua a respingere.
Centinaia di migliaia di persone in tutto l'Iran protestano contro i raid israeliani

In Iran si stanno svolgendo in queste ore manifestazioni senza precedenti, con centinaia di migliaia di persone scese in piazza a Teheran e in numerose altre città, grandi e piccole, per protestare contro gli attacchi israeliani.
Nonostante i bombardamenti in corso e il clima di tensione, i cittadini hanno risposto in massa all’appello alla solidarietà lanciato dalla Guida Suprema, Ayatollah Ali Khamenei. Scene particolarmente intense si sono viste durante la preghiera del venerdì all’Università di Teheran, dove folle compatte hanno sventolato bandiere iraniane, palestinesi e di Hezbollah, intonando cori a favore della risposta militare iraniana.
Molti residenti hanno lasciato la capitale per timore di nuovi attacchi, ma la mobilitazione resta imponente. Le proteste si stanno estendendo anche a città come Shiraz, Tabriz e Isfahan, oltre che a numerosi centri minori.
Undici pasdaran uccisi negli attacchi israeliani in Iran
Undici membri delle Guardie Rivoluzionarie sono stati uccisi questa mattina negli attacchi israeliani contro una base militare a Bostanabad, nella provincia nord-occidentale dell'Azerbaigian Orientale. I media locali hanno riferito che si è tenuta una cerimonia funebre in loro onore.
Crosetto: "Per uso basi Usa nessuna richiesta finora"
"C'è una convenzione che disciplina l'utilizzo delle basi che devono essere utilizzate per motivi diversi a quelli normali ma al momento non c'è nessuna richiesta. Inutile parlare di una cosa che non esiste, ma ogni volta che il Parlamento chiede di andare a relazionare si va, non è una prassi, è un obbligo". Lo ha detto a Padova il ministro della Difesa, Guido Crosetto, parlando con i cronisti.
Crosetto: "Italia non deve preoccuparsi, io si"
"L'Italia non deve preoccuparsi, io sì, perché ho la responsabilità della difesa dell'Italia. L'Italia non è il caso che si preoccupi perché le guerre sono ancora lontane anche se il mondo è un mondo molto più difficile di quello che c'era 4/5 anni fa". L'ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto incontrando la stampa a margine di un evento all'Università di Padova. "Non penso che l'Italia sia chiamata ad entrare in nessun conflitto" ha poi concluso.
Protezione civile di Gaza: "26 delle 43 vittime in attesa di aiuti umanitari"
La Protezione civile ha sottolineato che 26 delle 43 vittime erano in attesa degli aiuti umanitari vicino al Corridoio Netzarim, nella zona centrale di Gaza, quando sono state colpite dal fuoco israeliano. Ogni giorno migliaia di persone giungono in varie zone del territorio, compresa quella del Corridoio Netzarim, nella speranza di ricevere cibo. Secondo il portavoce della Protezione civile, Mahmoud Bassal, altre 17 persone sono state uccise in cinque località dai bombardamenti o dal fuoco israeliano.
L'Iran accusa: "Finora tre ospedali colpiti da Israele"
Un razzo israeliano ha danneggiato stamattina un ospedale di Teheran, secondo quanto affermato da un portavoce del ministero iraniano della Sanità citato dai media ufficiali e ripreso da Iran International, portale di ambienti dell'opposizione all'estero che si pubblica a Londra. Il portavoce non ha fornito altri dettagli, mentre ha accusato Israele d'aver colpito in totale, in una settimana di attacchi, tre ospedali, sei ambulanze e un ambulatorio in Iran. Ieri il premier israeliano Benyamin Netanyahu aveva denunciato come un crimine di guerra il danneggiamento dell'ospedale Soroka da parte di un missile iraniano.
Idf: "Stiamo colpendo infrastrutture militari in Iran"
L'Esercito israeliano (Idf) "sta colpendo attualmente infrastrutture militari nel centro e nell'ovest dell'Iran": lo rende noto l'Idf su Telegram.
Telefonata Merz-Erdogan: "No all’atomica per Teheran, evitare escalation"
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan hanno parlato oggi telefonicamente del conflitto tra Israele e Iran. Come reso noto dal portavoce di Merz, Stefan Kornelius, entrambi hanno concordato che all'Iran non dovrebbe essere consentito di possedere armi nucleari e che si debba evitare un'escalation del conflitto. Merz e Erdogan si sono informati reciprocamente dei rispettivi sforzi diplomatici e hanno concordato di coordinarsi strettamente in merito. Inoltre, il cancelliere tedesco e il presidente turco hanno convenuto sulla necessità di un cessate il fuoco tempestivo a Gaza. Merz e Erdogan anno poi concordato di continuare a collaborare per il successo del vertice NATO la prossima settimana.
Tajani riunisce ambasciatori area su italiani in Iran e Israele
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha tenuto questa mattina una riunione con gli ambasciatori dell'area per verificare la situazione degli italiani e del personale delle ambasciate presenti nella regione del conflitto Israele-Iran. Convogli via terra verranno facilitati a Teheran verso Paesi di frontiera con l'Iran. Lo rende noto la Farnesina. Per i connazionali in Iran, il suggerimento è di indirizzare messaggi all'indirizzo e-mail assistenza.iran@esteri.it Domenica partirà da Sharm el Sheikh, in Egitto, un volo charter richiesto da cittadini presenti in Israele. I connazionali in Israele possono far riferimento al sito web www.viaggiaresicuri.it