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Sciopero dei benzinai

Sciopero benzinai dal 13 al 16 dicembre 2022: dove restano aperti i distributori in autostrada

Problemi in vista per chi viaggia in autostrada. Da questa sera, 13 dicembre alle 22 fino alle 22 di venerdì 16 dicembre (72 ore consecutive) si fermeranno i lavoratori e gestori delle stazioni di rifornimento autostradali. Lo sciopero è stato confermato da una nota congiunta di Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Anisa Confcommercio.
A cura di Biagio Chiariello
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Scatta oggi, martedì 13 dicembre, alle 22 lo sciopero dei benzinai in autostrada. I distributori saranno fermi per tre giorni questa settimana: fino alle 22 di venerdì, 16 dicembre. Si tratta, dunque, di uno sciopero continuativo della durata di 72 ore. Secondo il presidente di Faib Confesrcenti Autostrade, Tonino Lucchesi, in gioco ci sono 500 gestioni e 10 mila posti di lavoro.

La protesta è stata decisa da Faib, Fegica ed Anisa, sigle sindacali che rappresentano i gestori autostradali per tutelare i lavoratori. L’obiettivo dei tre giorni di protesta è denunciare l’assenza di interventi rivolti al settore e respingere in toto l’ipotesi di un decreto interministeriale che attualmente si trova in stato di bozza.

Quando inizia e finisce lo sciopero dei benzinai a dicembre 2022

Lo sciopero dei benzinai toccherà negativamente chi viaggia con auto o moto e camion dovendo fare benzina, gasolio o gas per la durata di 72 ore consecutive.

È prevista, dunque, la sospensione delle attività e conseguente chiusura degli impianti per 72 ore consecutive, dalle ore 22:00 di martedì 13 dicembre 2022 alle ore 22:00 di venerdì 16 dicembre 2022.

Quali distributori restano aperti durante lo sciopero

Va detto che a fermarsi saranno i lavoratori e gestori delle stazioni di rifornimento in autostrada, ma i benzinai sulle strade e superstrade non aderiranno allo sciopero.

Lo sciopero delle aree di servizio autostradali indetto da Faib, Fegica ed Anisa non riguarderà comunque le stazioni in mano alla ristorazione (circa 120-130) che invece rimarranno aperte.

Le motivazioni dello sciopero dei benzinai

Nel comunicato congiunto diramato dalle organizzazioni di categoria dei gestori degli impianti autostradali, Faib, Fegica e Figisc-Anisa, si lamenta “l’immotivata indisponibilità finora manifestata dal Governo (attuale e precedente, ndr) a riformare profondamente il sistema delle concessioni relative ai servizi prestati presso le aree autostradali, attraverso il necessario aggiornamento del decreto interministeriale”.

La nota che annuncia lo sciopero dei benzinai autostradali continua ricordando “come il decreto precedente del 2015 sia scaduto da oltre due anni e abbia fallito, per parere unanime ed evidenza dei fatti, tutti gli obiettivi che erano stati premessi al suo dispositivo: razionalizzazione della rete, efficienza dei servizi, sostenibilità economica delle prestazioni richieste, modifica dei parametri di gara in funzione dei quali affidare i servizi stessi, protezione dei livelli occupazionali e rispetto delle normative dei settore”.

Pertanto “tocca ancora una volta alle piccole società di gestione, con il solo mezzo a propria disposizione, vale a dire l’astensione dal lavoro, l’ingrato compito scoperchiare una pentola ormai marcia che sembra essere funzionale a tutti tranne ai gestori e ai consumatori. Che infatti, in meno di dieci anni, hanno tagliato dell’80% i loro acquisti in autostrada”.

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