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Savona, al bar caffè a 70 centesimi se porti la tazzina e zucchero da casa

I gestori di un bar di Savona hanno lanciato un’iniziativa per il risparmio sulle materie prime e sul consumo ambientale: nel locale, il caffè costerà 70 centesimi portando la tazzina da casa.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Caffè a 70 centesimi portando tazzina, cucchiaino e zucchero da casa. L'idea è stata lanciata da un bar a Millesimo, nel Savonese. Provocazione che prende spunto dal caso di Finale Ligure dove alcuni clienti hanno dovuto pagare due euro per il piattino condiviso. La trovata, spiegano i titolari a Repubblica, potrebbe trovare terreno fertile fra i clienti: così facendo si abbatte di un buon 30-40% il costo del caffè che nei bar varia da 1 a 1.50, nel caso del locale savonese 1,20 euro.

"L’idea è nata da una battuta di mio papà – ha raccontato Valentina Venturino, che insieme ai genitori lavora nel bar – in merito alla guerra che si sta scatenando nel mondo dei bar e della ristorazione. Da una chiacchierata in casa è venuto fuori qualcosa di più, un progetto per favorire il risparmio e il rispetto ambientale".

La nuova iniziativa sarà utile a calmierare il costo del caffè e ammortizzare i rincari per le materie prime senza rinunciare al piacere di un buon caffè al bar. Il progetto ha già incontrato il favore di alcuni clienti, pronti a mettere in borse e zaini tazzine e bustine di zucchero.

L'idea arriva in un momento particolare per i locali italiani, spesso al centro delle polemiche per conti salati e scelte discutibili per far fronte ai prezzi in continuo aumento e al costo delle materie prime. Così si susseguono casi "virali" quali quello del piattino in condivisione pagato due euro e aperitivi salatissimi nelle grandi città turistiche italiane, soprattutto in vista della fine di agosto.

Il progetto del bar savonese per abbattere i costi e risparmiare sui prezzi dei caffè e delle materie prime in aumento ha incontrato (forse a sorpresa) il favore di molti clienti della zona che hanno accolto con gioia l'insolita iniziativa nata da una discussione sulla "guerra social" relativa ai prezzi dei bar.

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