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Omicidio Saman Abbas

Saman Abbas, il padre Shabbar contro operatore di Quarto Grado in Pakistan: “Vai all’inferno”

Shabbar Abbas, padre di Saman, la 18enne pachistana scomparsa nel 2021 e di cui sarebbero stati trovati i resti a Novellara, ha inveito contro un cameraman della trasmissione di rete 4 Quarto Grado davanti al tribunale di Islamabad. “Vai all’inferno”, gli ha detto, cercando anche di sferrargli un pugno.
A cura di Ida Artiaco
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Saman Abbas e il padre Shabbar.
Saman Abbas e il padre Shabbar.
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"Vai all'inferno". Con queste parole Shabbar Abbas, papà di Saman, la 18enne pachistana scomparsa a fine aprile del 2021 e di cui sarebbero stati rinvenuti i resti nei pressi di un casolare di Novellara, si è rivolto ad un operatore della trasmissione d Rete 4 Quarto Grado che lo ha raggiunto all'esterno del tribunale di Islamabad dove si è tenuta l'udienza del processo che lo vede imputato per la morte della figlia.

Alla troupe che lo filma e gli rivolge una serie di domande sulla ragazza, in un servizio mandato in onda nella puntata di ieri sera, venerdì 16 dicembre, si vede Shabbar inveire contro il cameraman, cercando, in uno scatto d'ira, di sferrargli anche un pugno, mentre viene protetto dalla polizia pachistana che lo scorta al blindato che deve riportarlo in carcere.

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L’udienza, la quarta, si è svolta giovedì, ma è stata segnata dall’assenza del difensore di Abbas. In aula era invece presente un funzionario del Ministero dell’Interno del Pakistan a controllare la correttezza della procedura di estradizione. Si ricordi che Shabbar si trova in Pakistan dove era fuggito all'indomani della scomparsa di Saman.

La prossima udienza è prevista per il 10 gennaio, quando mancherà circa un mese all’inizio del processo, in Italia, nel quale l’uomo figura tra i cinque imputati, insieme alla moglie Nazia (ancora latitante), a due cugini e allo zio della 18enne.

Ma appare sempre più improbabile che l'uomo, considerato il mandante dell'omicidio della figlia Saman, possa essere a Reggio Emilia per l’inizio del procedimento. Intanto, proseguono gli accertamenti sui resti umani ritrovati nel casolare di Novellara, a pochi passi da quella che era l'abitazione della famiglia Abbas.

In particolare, come ha spiegato a Fanpage.it Barbara Iannuccelli, avvocato dell'Associazione Penelope, dopo l'autopsia, sono in corso analisi sui vestiti rinvenuti insieme al cadavere, in attesa della conferma del Dna. “A breve avremo delle risposte, ma ci vuole tempo”, ha aggiunto.

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