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Rovigo, perché i 1.200 dipendenti Amazon sono obbligati a parcheggiare in retromarcia

I dipendenti dello stabilimento Amazon di Castelguglielmo sono obbligati dalla multinazionale a parcheggiare la proprio auto in retromarcia. Il motivo? La sicurezza.
A cura di Biagio Chiariello
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Lo stabilimento di Amazon di Castelguglielmo, in provincia di Rovigo, si affaccia sulla Transpolesana, la Statale 433 che collega proprio Rovigo con Verona. In molti quindi avranno notato che le auto che trovano nello spiazzo davanti all’azienda sono tutte state parcheggiate in retromarcia. Non è una casualità ma una regola, tra l'altro obbligatoria.

Il motivo di questa scelta della multinazionale è legato alla sicurezza, come spiega la stessa azienda:

In Amazon, la salute e la sicurezza dei lavoratori sono la nostra priorità. L’introduzione della norma di sicurezza relativa alla modalità di parcheggio in retromarcia ci permette di prevenire eventuali incidenti dovuti alla visibilità di eventuali ostacoli o pedoni di passaggio. La nostra cultura della sicurezza permea tutto ciò che facciamo in tutta l’azienda.

Va comunque detto che la disposizione dell'Amazon di Castelguglielmo non è una novità, ma avviene in tutti gli stabilimenti della multinazionale, sia in Italia che all'estero, come riporta il Corriere del Veneto.

E il segretario provinciale della Cgil, Pieralberto Colombo, non si sorprende. "Anche Adriatic Lng aveva questa regola quando la sede era a Porto Viro e c’era un controllore al parcheggio", afferma al Corriere. Adesso, però, non è più così perché gli uffici di Adriatic Lng "non hanno parcheggi nell’area di competenza dell’azienda e quindi questa regola di parcheggio non esiste".

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