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Roma: chiude la discarica di Malagrotta ma ancora non c’è l’alternativa

La discarica di Malagrotta è destinata a chiudere a settembre ma per ora tra intoppi burocratici e problemi logistici ancora non c’è un’alternativa valida per scaricare i rifiuti della Capitale.
A cura di Antonio Palma
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Secondo i piani e secondo le rassicurazioni di governo e amministrazione locale la discarica romana di Malagrotta dovrebbe chiudere tra circa quaranta giorni, il 30 settembre, ma ad oggi le alternative valide per trasportare i rifiuti della Capitale ancora non ci sono e ormai i tempi sono strettissimi. Malagrotta in effetti dovrebbe essere sostituita dal nuovo sito di sversamento della Falcognana, sull’Ardeatina, ma questo è ancora al di là dall'essere finito e probabilmente non sarà pronto per la data prevista così le autorità hanno pensato di portare una buona parte dei rifiuti fuori dalla Regione Lazio. Come spiega Il Messaggero però anche qui le cose vanno a rilento perché è stata indetta una gara europea che per eseere assegnata ha bisogno di almeno quattro o cinque mesi così le cose si complicano.

L'azienda che si occupa dello smaltimento dei rifiuti a Roma, l'Ama, per il momento ha pronta un’altra gara provvisoria, in questo caso ad inviti, che si può assegnare in tempi più rapidi fino a quando non sarà completata quella europea. L'idea è di chiedere ad un gruppo di aziende del settore di fare un’offerta per il trasporto dei rifiuti ma i precedenti non fanno ben sperare visto che una gara simile organizzata in primavera nessuno si presentò. Dall'Ama sottolineano che ora il discorso è differente perché si tratta di rifiuti già trattati e quindi più semplici da trasportare, resta il fatto che per il momento con ci sono contratti firmati ne camion pronti al trasporto.

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