Rissa in discoteca a Portoguraro: grave un 30enne. Fermati 2 giovani, uno è militare Usa di Aviano
Un giovane di 30 anni è stato ferito in modo grave con tre coltellate alla schiena durante una rissa avvenuta nella notte tra sabato 7 e domenica 8 nel parcheggio della discoteca Palmariva a Fossalta di Portogruaro, in provincia di Venezia.
I Carabinieri hanno fermato due giovani, tra i 20 e i 25 anni, uno dei quali è un militare della base italiana usata dall'USAF, l'aeronautica militare statunitense, ad Aviano.
A chiedere aiuto è stata la fidanzata della vittima
Secondo quanto è stato ricostruito, la rissa sarebbe iniziata subito dopo la chiusura del locale e si è conclusa con l'accoltellamento del 30enne, originario dell'Est Europa. Sarebbe stata la fidanzata della vittima a rientrare di corsa in discoteca e a chiedere aiuto.
Il giovane è medicato nell'infermeria del locale per fermare la perdita di sangue, poi sul posto è arrivata rapidamente un'ambulanza che lo ha trasportato in ospedale. Fino all'arrivo dei soccorritori è sempre rimasto cosciente.
Al vaglio dei Carabinieri movente e dinamica
I presunti aggressori sono invece scappati a bordo di un'auto ma sono stati individuati poco dopo dai Carabinieri, anche grazie alle indicazioni fornite dalla security e dal personale del locale. Resta tuttavia ancora da chiarire l'esatta dinamica dei fatti, così come il movente che ha scatenato la rissa.
Secondo quanto avrebbe riferito la vittima, il giovane stava raggiungendo la sua auto nel parcheggio quando avrebbe notato le due persone dentro l'abitacolo di una vettura e avrebbe aperto la portiera per fare uno scherzo. A quel punto i due che si trovavano nel veicolo avrebbero reagito con violenza accoltellandolo alla schiena.
Si tratta di un'ipotesi decisamente poco verosimile e per questo gli uomini dell'Arma stanno vagliando attentamente tutti gli indizi raccolti. I due ragazzi fermati, che avrebbero tra i 20 e i 25 anni, sono stati portati in caserma a Portogruaro per ascoltare la loro versione.
Sono anche stati sottoposti dal medico legale Antonello Cirnelli, su incarico della Procura di Pordenone, ad accertamenti per verificare la compatibilità delle ferite della vittima con quelle riportate da loro.