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Rimini, violentata in spiaggia da 4 uomini davanti al fidanzato. Lui derubato e picchiato

Le vittime sono una coppia di turisti, provenienti dall’est Europa: si trovavano sulla battigia del Bagno 130 a Miramare, quando sono stati prese di mira da un branco di malviventi, che li ha aggrediti.
A cura di Biagio Chiariello
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Orrendo episodio di violenza avvenuto a Rimini: una ragazza è stata stuprata ripetutamente da un gruppo di balordi – sembra almeno quattro persone, forse stranieri – sotto gli occhi del fidanzato, che è stato picchiato e rapinato. I fatti sono avvenuti nella notte tra venerdì e sabato su una spiaggia in località Miramare, sulla battigia del Bagno 130. Le vittime sono una coppia di turisti, provenienti dall'est Europa (sembra dalla Polonia), che si trovava in vacanza in Italia, quando è stata presa di mira da un branco di malviventi, che li ha aggrediti. Il ragazzo è stato malmenato e poi derubato mentre, la ragazza, è stata violentata e più e più volte. Un incubo infinito, durato almeno fino all’alba, quando i due sono riusciti a dare l'allarme e, sul posto, è accorsa la polizia di Stato. Entrambi sono stati costretti a ricorrere alla cure del pronto soccorso e, al momento, sono in corso le indagini per riuscire a individuare il branco di delinquenti che li ha aggrediti.

Di “terribile episodio", parla il Comune di Rimini, un fatto che "ci sconvolge per la sua brutalità e bestialità". L'Amministrazione comunale "a nome dell'intera città esprime la totale, assoluta solidarietà e vicinanza alla ragazza vittima della violenza e a suo marito anch'esso oggetto di una feroce aggressione". II Comune, inoltre, "si rende immediatamente disponibile per ogni forma di supporto e di aiuto di cui possano avere bisogno".  "Siamo in costante contatto con il questore Maurizio Improta – prosegue la nota dell'amministrazione – che ci sta aggiornando sugli sviluppi di una vicenda che ferisce tutta la città e per la quale Rimini chiede giustizia. Rivolgiamo un appello anche ai cittadini affinché collaborino con le forze dell'ordine segnalando ogni elemento che possa essere utile all'indagine".

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