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Riano a Montecitorio: i perché contro la discarica [VIDEO]

Dopo i blocchi stradali, la protesta si sposta a Roma: i cittadini si scagliano contro la discarica di Pian dell’Olmo, a Nord di Roma: “Nessuno compra o vende più casa qui. Le abitazioni sono a pochi metri dal sito, in una zona dove c’è il Tevere e le falde acquifere”. Il commissario Sottile, intanto, ammette: “Riano? Non conosco i vincoli ambientali”
A cura di Enrico Nocera
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Montecitorio. Rifiuti. Protesta dei sindaci della Valle del Tevere

“Vergogna”, “Buffoni”, “Non passerete”. Almeno duecento i manifestanti che stamane si sono riuniti sotto Montecitorio per protestare contro la discarica a Pian dell'Olmo, pochi metri dal centro di Riano, in provincia di Roma. Una zona che potrebbe diventare una sorta di “Malagrotta 2”, pronta ad accogliere i rifiuti della Capitale dopo la chiusura della discarica che per oltre trent'anni ha ingurgitato immondizia di ogni tipo, senza alcun trattamento. Questo ciò che temono e denunciano gli abitanti: “Siamo a pochi metri dal Tevere, in una zona di esondazione. In più ci sono le falde acquifere affioranti, dove le persone si riforniscono di acqua potabile”.

RIANO: FRA PROBLEMI ECONOMICI… – Ed è così che scopriamo una realtà dove al danno ambientale si somma quello economico. Le conseguenze negative che una discarica può comportare non si limitano “solo” alla salute: “È da almeno un anno che nel nostro paese non si vendono e non si acquistano più case – ci dicono i manifestanti – il mercato immobiliare è fermo, così come quello legato alle coltivazioni biologiche e all'allevamento. Quello che potrebbe essere un fiore all'occhiello per la provincia di Roma viene trasformato in discarica”. Anche l'assessore all'Ambiente di Riano, Luca Abruzzetti, pone l'accento sul patrimonio paesaggistico del luogo: “Gli antichi romani consideravano Riano e tutta la Valle del Tevere come un bene da tutelare. I politici di oggi, invece, ci vogliono buttare l'immondizia. Quale dovremmo preferire fra le due alternative?”

E VINCOLI AMBIENTALI – Presenza di una falda acquifera affiorante; il Tevere a pochi passi, così come le case; il terreno costituito da tufo fratturato, dove l'impermeabilizzazione naturale non è affatto assicurata, lasciando che il percolato (il pericoloso liquido proveniente dalla frazione umida marcita) si impregni in profondità. Queste le motivazioni addotte dagli abitanti contro la discarica: “Ma non siamo noi a dirlo – precisano – è il ministro dell'Ambiente Clini che, in un'informativa del 28 marzo, scrive queste cose”. “Non è possibile che si scelga prima il sito e poi si facciano le verifiche – tuona Enrico Gasbarra, segretario regionale del Pd Lazio – Pian dell'Olmo non è idoneo”. La situazione, per adesso, resta in stallo: i 17 sindaci della Valle del Tevere sono stati ricevuti a Montecitorio per seguire i lavori del Parlamento, ma per ora l'unica decisione presa è il sopralluogo del ministero dell'Ambiente fissato per martedì. I primi cittadini sono stati ricevuti anche dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, che “ci ha ascoltato e si è prestato a fare da portavoce con il ministro Clini”, ha annunciato il sindaco di Morlupo, Marco Commissari.

SOTTILE: “NON CONOSCO I VINCOLI” – Il commissario Goffredo Sottile, intanto, ha affermato: “Verranno rispettati tutti i vincoli esistenti. Noi siamo tenuti prima e più degli altri a rispettare tutte le normative vigenti. Esistono dei vincoli inderogabili, per cui esistono procedure lunghe, ma in questo caso mi sento di poter dire che non ci sono. Non so quali vincoli ci siano su Pian dell'Olmo – ammette il commissario – questo sito è stato indicato dalla Regione. Faremo tutti gli accertamenti possibili per verificare l'insussistenza di qualsiasi ostacolo alla realizzazione della discarica”. Pronta la replica di Sinistra e Libertà Lazio: “Una dichiarazione sconcertante. In un paese normale, prima si dovrebbeo oeprare le adeguate verifiche e conoscere puntualmente le complessità del territorio, poi di conseguenza scegliere. Il nuoco commissario prima indica Pian dell'Olmo come nuova discarica, poi dichiara di non conoscere i vincoli sul territorio”.

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