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Ragusa, rimesso in libertà per la seconda volta presunto rapitore di una bimba di 5 anni

Indagato a piede libero, il 43enne avrebbe tentato di sequestrare una bambina il 16 agosto scorso, sul lungomare di Scoglitti. “Noi dobbiamo attenerci alla legge e la legge prevede che nel caso dei reati ipotizzati, cioè tentato sequestro e sottrazione di minore, il fermo non possa essere fatto”, ha dichiarato il procuratore capo di Ragusa.
A cura di C. M.
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arrestato hitler carabinieri

Indagato per il tentativo di sequestro di una bambina di cinque anni avvenuto il 16 agosto scorso a Scoglitti, in provincia di Ragusa, Ram Lubhaya, uomo di origine indiana di 43 anni, è stato rilasciato a piede libero su disposizione del sostituto procuratore di Ragusa, Giulia Bisello. Dopo l'interrogatorio, avvenuto nella giornata di ieri e conclusosi all'una di notte circa, il pubblico ministero ha confermato la decisione presa in precedenza e lasciato libero l'uomo. Sul caso era già intervenuto in precedenza il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, richiedendo l'intervento del ministro della Giustizia Andrea Orlando. In seguito al secondo lungo interrogatorio, però, l'inquirente titolare del caso ha deciso di confermare l'intenzione di non richiedere alcuna misura cautelare per il 43enne perché, secondo quando inizialmente ricostruito da indagini e testimonianze, l'uomo non avrebbe tenuto in braccio la bambina per più di 45 secondi, percorrendo una distanza molto breve e rimanendo sempre nel campo visivo dei legittimi genitori e dunque non si ravvisa la sussistenza di motivazioni che possano giustificare l'applicazione della custodia cautelare. Le indagini, intanto proseguono, e il pubblico ministero sta vagliando due ipotesi di reato: tentato sequestro di persona e sottrazione di minore.

Il 43enne Ram Lubhaya
Il 43enne Ram Lubhaya

Le testimonianze dei genitori della bambina e di due amici della famiglia sostengono che Lubhaya si sia avvicinato e abbia preso in braccio la bambina con l'intenzione di rapirla, tanto che nel giro di pochissimi secondi l'ha afferrata e ha iniziato la sua fuga: "Mi sono distratta un attimo e non vedevo più la piccola, poi mi sono girata e ho visto mia figlia con questo uomo. Ho iniziato a urlare”, ha raccontato la madre della piccola. La fuga dell'uomo, stando alle prime ricostruzioni, sarebbe durata solo una decina di metri circa, per pochi secondi, trascorsi i quali il 43enne è stato bloccato dal padre del bambina. Denunciato il tentativo di sequestro, l'indiano è stato fermato dai Carabinieri della compagnia di Vittoria. Cercando di spiegare le motivazioni che hanno portato il pubblico ministero a prendere una decisione così impopolare, il procuratore capo di Ragusa, Carmelo Petralia, ha dichiarato: "Noi dobbiamo attenerci alla legge e la legge prevede che nel caso dei reati ipotizzati, cioè tentato sequestro e sottrazione di minore, il fermo non possa essere fatto. Ecco perché difendo l’operato del sostituto procuratore che sta proseguendo le indagini".

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