video suggerito
video suggerito

Ragazzo sequestrato e torturato con l’olio bollente, 7 arresti a Fermo: “Volevano esibirlo come monito”

L’operazione di polizia di oggi ha avuto il via da fatti che risalgono all’11 ottobre scorso quando il ragazzo fu intercettato in strada a Fermo, caricato in auto con la forza e quindi sequestrato per tre ore e mezza. Il giovane è stato poi picchiato, ustionato con olio bollente, colpito con una mazza da baseball, tagliato con un coltello e percosso con bottiglie di vetro e una sedia come monito per tutti quelli che avessero violato le regole imposte dal gruppo criminale.
A cura di Antonio Palma
6 CONDIVISIONI
Immagine

Il sequestro e la tortura con olio bollente di un giovane ventenne a Fermo ha portato all'arresto di sette persone, condotte in carcere questa mattina dalla Polizia di Stato in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Fermo su richiesta della locale procura della Repubblica al termine dell'inchiesta.

Con un blitz che ha visto la partecipazione di decine di agenti e anche un elicottero, le forze dell'ordine infatti hanno fatto irruzione in un casolare di Lapedona con l'obiettivo di smantellare un sodalizio criminale dedito allo spaccio di droga operante nel Fermano e che si era affermato con violenza nella lotta per il controllo delle piazze di spaccio locali.

L'operazione di polizia ha avuto il via da fatti che risalgono all'11 ottobre scorso quando il ragazzo vittima del sequestro e del brutale pestaggio fu intercettato in strada nella zona di Lido tre Archi a Fermo e quindi prelevato con la forza da tre persone giunte sul posto in auto e costretto a salire sul veicolo. Secondo quanto ricostruito dagli agenti della squadra mobile di Fermo, ai tre successivamente si unirono agli altri del gruppo e tutti loro si accanirono sul ragazzo che è rimasto in balia dei suoi aguzzini per circa tre ore e mezza.

In base a quanto accertato dagli investigatori, il ragazzo venne portato prima in una zona isolata di Porto Sant'Elpidio, dove al gruppo si erano uniti altri complici su una seconda auto e infine condotto nel Casolare di Lapedona, sempre in provincia di Fermo, dove fu sottoposto a brutali sevizie. Il ventenne è stato picchiato, ustionato con olio bollente al braccio destro, colpito con una mazza da baseball, tagliato con un coltello e percosso con bottiglie di vetro e una sedia.

Il tutto serviva per esibirlo come monito per tutti quelli che avessero violato le regole imposte dal gruppo criminale nelle piazze di spaccio di Fermo. Proprio durante il tragitto di ritorno verso Fermo, però, le due auto del gruppo furono intercettati da una pattuglia della polizia insospettita dall'atteggiamento dei conducenti. Alla vista degli agenti, il gruppo si diede alla fuga consentendo però al ragazzo di liberarsi e chiedere aiuto ai poliziotti.

Col suo racconto e la successiva inchiesta, sottolinea la polizia, è stato possibile ricostruire in modo dettagliato "gli assestamenti e le dinamiche interne del gruppo criminale, individuandone ruoli, gerarchie e le connessioni con altri sodalizi attivi nel traffico di droga". Per la questura l'operazione che vede dieci indagati e 7 arrestati, rappresenta "un colpo durissimo alla criminalità organizzata straniera operante sul territorio fermano e nella fascia costiera adriatica, riaffermando la presenza costante e determinata della Polizia di stato nel contrasto ai reati più gravi e nella tutela della sicurezza dei cittadini".

6 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views