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Quando finisce il caldo e torna il maltempo, le previsioni dell’esperto: “Possibili fenomeni estremi”

Secondo le previsioni meteo del climatologo Giulio Betti “l’ondata di caldo in corso durerà fino al 25-26 agosto, poi a partire dal 27 e fino a fine mese arriverà una perturbazione di origine atlantica che porterà maltempo, associato anche a fenomeni violenti, e un abbassamento delle temperature”.
Intervista a Giulio Betti
Climatologo del CNR.
A cura di Ida Artiaco
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"L'ondata di caldo in corso, intensa soprattutto al Centro Nord, durerà fino al 26-26 agosto, poi a partire dal 27 e fino a fine mese arriverà una perturbazione di origine atlantica che porterà maltempo, associato anche a fenomeni violenti, e un abbassamento delle temperature".

A parlare a Fanpage.it è Giulio Betti, meteorologo e climatologo presso il Consorzio LaMMA (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale) e l’Istituto di Biometeorologia del CNR di Firenze, nonché socio AMPRO (Associazione Meteo Professionisti), che ha spiegato quali sono le previsioni meteo per i prossimi giorni in Italia, in particolare quanto durerà l'ondata di caldo e quando tornerà la pioggia.

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Dott. Betti, quanto durerà ancora il caldo e cosa succederà nei prossimi giorni?

"Da un punto di vista meteorologico questa ondata di calore molto intensa e duratura ha interessato soprattutto il Centro Nord. Durerà fino al 25 agosto, quindi ancora per due o tre giorni, poi a partire sempre dal Nord dal 27 agosto ci saranno i primi temporali sulle Alpi che tenderanno a estendersi sui territori centrali il 28 e poi a buona parte della Penisola. Questa perturbazione intensa di origine atlantica interesserà soprattutto il Centro Nord e le Regioni Tirreniche nel periodo compreso tra il 26 e il 30 agosto".

Dovremo aspettarci anche un abbassamento delle temperature?

"Indubbiamente al Centro Nord succederà questo: le temperature molto alte si abbasseranno dapprima in questa zona, con l'ondata di calore che finirà tra il 26 e il 27 agosto mentre per due o tre giorni l'estremo Sud, risparmiato da questa ondata di calore, quindi Sicilia, Calabria, Puglia e Basilicata, avrà un temporaneo aumento delle temperature dovute ai venti meridionali ma si tratterà di una breve parentesi.

Io direi che dal 29 agosto in poi le temperature si abbasseranno ovunque, su valori in linea con quelli delle medie stagionali. Sarà un bel calo, al Centro Nord sarà molto marcato rispetto ai valori anomali e quasi eccezionali degli ultimi giorni. Basti pensare ad esempio che la città di Savona ha battuto il suo record di caldo segnando per la prima volta i 39.1 gradi dagli anni Trenta. Ma è stata una stagione eccezionale in tutta l'Europa, con diversi record che che sono stati raggiunto. Tra questi, segnalo anche quello relativo allo zero termico, cioè la quota alla quale si trovano i zero gradi sulle Alpi che ha raggiunto quasi i 5300 metri che sono valori da Africa, quasi equatoriali".

Quali le conseguenze di questa situazione?

"Purtroppo avremo una accelerazione della fusione dei ghiacciai, che sono stati in grave difficoltà anche in questa estate che da molti è stata percepita come gestibile. In realtà ha avuto due ondate di calore veramente molto intense, quella di luglio per il Centro Sud è stata eccezionale come questa per il Centro Nord, con valori alti che alimentano il processo ormai irreversibile di fusione dei ghiacciai alpini. Sotto i 3500 metri quest'ultimi sono quasi dei relitti e sono destinati a scomparire nei prossimi 20/30 anni".

Tornando al maltempo previsto per i prossimi giorni, dovremmo aspettarci fenomeni intensi?

"Quella che sta per arrivare sull'Italia è la classica perturbazione che prima si verificava intorno al 10 agosto e che adesso si è spostata alla fine del mese. Purtroppo c'è il rischio che possa associarsi a fenomeni meteorologici estremi, quindi a forti piogge e grandinate, per il fatto che entra in un contesto di temperature estremamente alte per cui il contrasto termico non fa altro che intensificare fenomeni che sarebbero anche abbastanza normali per la stagione.

In questo caso, come successo a luglio, l'invito è di seguire le emissioni delle allerte meteorologiche da parte degli enti istituzionali perché bisogna essere preparati e mettere in conto che in condizioni del genere una perturbazione può portare ad eventi molto intensi".

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