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Processo Lavitola, Frattini in tribunale. E il 19 giugno tocca a Berlusconi

Napoli, l’ex ministro e commissario europeo davanti ai giudici per ricostruire il rapporto con il faccendiere Valter Lavitola nell’ambito delle presunte pressioni su Impregilo per realizzare un ospedale pediatrico a Panama.
A cura di Vincenzo Iurillo
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Silvio Berlusconi è atteso in aula il 19 giugno. Franco Frattini invece ha testimoniato ieri mattina. “Lavitola? Lo conoscevo da anni, da giornalista mi contattava spesso. Per telefono e via sms. In quale veste era a Panama? Non aveva un ruolo ufficiale, ma notai che aveva grande dimestichezza con Berlusconi e dava del tu al presidente di Panama Ricardo Martinelli. Io nemmeno gli davo del tu”. Aula 219 del Palazzo di Giustizia di Napoli, Sesta Sezione Penale del Tribunale. Entra nel vivo il processo a Valter Lavitola nel quale è imputato di tentata concussione ai vertici di Impregilo. È la vicenda della mancata costruzione con fondi tricolori dell’ospedale pediatrico nella regione panamense di Veraguas, una promessa di Berlusconi a Martinelli collegata – secondo le ricostruzioni da verificare nel processo – alla concessione dell’appalto per la metropolitana panamense. Impegno che le imprese italiane già impegnate in zona per altri cantieri, ritennero di non dover rispettare dopo che la gara per la Metropolitana fu aggiudicata ad altre ditte straniere.

Processo Lavitola: tra Panama, Impregilo e Silvio Berlusconi

I titolari delle indagini, il procuratore aggiunto di Napoli Vincenzo Piscitelli e il sostituto Henry John Woodcock, accusano Lavitola di aver indotto Berlusconi a telefonare al presidente di Impregilo, Massimo Ponzellini, per far prospettare al colosso delle costruzioni ‘ritorsioni’ da parte del governo panamense in grado di provocare ricadute negative del titolo in Borsa se l’ospedale pediatrico promesso a Martinelli non fosse stato realizzato.
Frattini era il ministro degli Esteri del governo Berlusconi. In questa veste ha visto da vicino i fatti oggetto del dibattimento. E in particolare la missione diplomatica di Berlusconi a Panama, datata giugno 2010 e preceduta di un mese da un viaggio del titolare della Farnesina. Alla missione con il Cavaliere, c’era anche Lavitola. Ma non solo.
Frattini ha ricordato che a maggio Lavitola figurava tra gli invitati del governo di Panama a una colazione offerta in onore della delegazione italiana del ministero degli Esteri. E su domanda degli avvocati di Lavitola, Maurizio Paniz e Antonio Cirillo, ha precisato che il Cavaliere sollecitò “amichevolmente” la sua nomina di Lavitola a “rappresentante personale del ministero degli Esteri in Kazakistan con il compito di attivare rapporti per conto di imprese italiane”. Un compito che però non prevede collaborazione diretta tra l’incaricato e la Farnesina. Durante l’escussione di Frattini la difesa di Lavitola ha prodotto documentazione che attesterebbe al 2007 l’avvio di una procedura per la costruzione, su interessamento italiano, di un ospedale pediatrico a Panama. Quando era in carica il governo Prodi.

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Vincenzo Iurillo è giornalista professionista dal 2002. Nel 2009 con Bruno De Stefano ha scritto ‘La Casta della Monnezza’ (Newton Compton). Scrive sul Fatto Quotidiano sin dalla nascita della testata fondata da Antonio Padellaro, Peter Gomez e Marco Travaglio. A gennaio una sua incalzante inchiesta in più puntate da Benevento ha provocato le dimissioni del ministro Nunzia De Girolamo.
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