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Pordenone, sceglie di partorire in casa ma la neonata muore pochi minuti dopo la nascita

È morta poco dopo essere venuta alla luce la neonata sul cui decesso sta indagando ora la procura di Pordenone. La mamma, 22enne americana, aveva deciso di partorire in casa in acqua: con lei due ostetriche che ora sono sotto inchiesta, come atto dovuto, per permettere gli accertamenti necessari a chiarire cosa sia accaduto nel pomeriggio di lunedì quando la neonata è giunta in ospedale in condizioni critiche.
A cura di Chiara Ammendola
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I genitori, cittadini americani, avevano deciso di far nascere la loro prima figlia in casa. Hanno organizzato tutto in questi mesi in modo da accogliere la loro bambina a Pordenone dove vivono da tempo. Ad accompagnarle in questo momento importante due ostetriche, entrambe libere professioniste. Entrambe sono sotto inchiesta e la loro posizione dovrà essere chiarita dalla Procura. Si tratta di un atto dovuto per permettere gli accertamenti dopo la morte della neonata avvenuta pochi minuti dopo la sua nascita.

La tragedia si è consumata lunedì mentre le due ostetriche assistevano la neomamma 22enne nel parto. La donna, americana come il marito, di stanza alla base di Aviano e residente in città, aveva scelto il parto in acqua, metodo ritenuto da alcuni esperti meno traumatico per il nascituro, poco utilizzato in Italia ma del tutto sicuro. Purtroppo però in questo caso qualcosa è andato storto perché subito dopo la nascita il cuore della bimba ha smesso di battere. A nulla è servito il trasporto in ospedale avvenuto poco dopo le 19.30 quando è scattato l'allarme. Nel frattempo, l’ostetrica ha praticato il massaggio cardiaco alla neonata in attesa dell’ambulanza. Ambulanza che ha poi trasportato d’urgenza la piccola presso il pronto soccorso pediatrico pordenonese. Una volta lì purtroppo, nonostante l'intervento del personale sanitario la bimba è morta poco dopo. Le ostetriche hanno riferito che quando la neonata è uscita dal grembo materno, era ipotonica, cioè con basso tono muscolare, e non reattiva.

Sulla vicenda sta ora indagando la procura di Pordenone. Il pm di turno Carmelo Barbaro ha disposto una serie di accertamenti, delegati al posto di polizia dell’ospedale. Inoltre è stata disposta l'autopsia sul corpo della neonata ed il sequestro della placenta al fine di fare luce sulle cause del decesso. Una delle due ostetriche presenti al parto casalingo finito in tragedia è già stata identificata mentre attualmente sarebbero in corso le ricerche sulla collega. Al momento non ci sarebbe ancora alcun avviso di garanzia ma è probabile che possano arrivare nelle prossime ore in vista dell'esame autoptico che verrà effettuato nei prossimi giorni. Le indagini dovranno appurare se c’era sofferenza fetale che un ospedale avrebbe potuto prontamente accertare e capire quindi se la neonata poteva essere salvata. L’azienda sanitaria del Friuli occidentale ha inviato una richiesta di riscontro diagnostico in procura, fornendo tutta la documentazione clinica e il referto agli inquirenti.

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