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Pisa, Jacopo e Leonardo morti dopo scontro in moto in un parcheggio: si segue la pista della sfida social

I due giovani, entrambi appassionati di motori, stavano effettuando manovre acrobatiche quando, per cause ancora da accertare, si sono scontrati frontalmente. Gli investigatori stanno concentrando le loro indagini sulla possibilità che dietro l’incidente ci fosse una sfida lanciata sui social network.
A cura di Davide Falcioni
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Jacopo G., 17 anni, e Leonardo R., 16 anni, morti mercoledì 17 settembre in un drammatico scontro frontale avvenuto durante alcune evoluzioni acrobatiche con le loro moto nel parcheggio situato a 300 metri dall'Ikea di Pisa, stavano forse partecipando a una "sfida social". I due giovani, entrambi appassionati di motori, stavano effettuando manovre acrobatiche quando, per cause ancora da accertare, si sono scontrati frontalmente. Jacopo è deceduto poco dopo l'arrivo in ospedale, mentre Leonardo ha lottato per quasi due giorni nel reparto di terapia intensiva prima di morire venerdì sera. La famiglia del sedicenne, ottenuto il nullaosta dalla procura minorile, ha autorizzato l'espianto degli organi.

A quattro giorni dalla tragedia gli investigatori stanno concentrando le loro indagini sulla possibilità che dietro l'incidente ci fosse un "contest" lanciato sui social network. I profili social delle due vittime risultano ricchi di contenuti legati alla loro passione per le motociclette, con numerose foto e video che documentavano le loro performance. La procura dei minori di Firenze ha aperto un'indagine per fare piena luce sulla dinamica dell'accaduto. L'ipotesi più accreditata al momento è quella di un gioco pericoloso, probabilmente nato dall'ambiente digitale in cui i ragazzi erano immersi.

Per ricostruire con precisione quanto accaduto quel pomeriggio dopo le 18, gli inquirenti stanno seguendo diverse piste investigative. La polizia municipale, incaricata delle indagini, sta visionando le telecamere di videosorveglianza della zona industriale dove è avvenuto il drammatico scontro. Particolare attenzione viene dedicata all'analisi del canale YouTube che era stato aperto da una delle due giovani vittime, oltre al controllo accurato dei dispositivi mobili dei ragazzi. Gli investigatori hanno inoltre sequestrato i mezzi coinvolti nell'incidente e stanno raccogliendo le testimonianze degli altri giovani presenti al momento dell'impatto.

L'analisi completa dei telefoni e dei profili social delle vittime sarà determinante per confermare se effettivamente alla base della tragedia ci sia stata una di quelle pericolose sfide che periodicamente conquistano i giovani utenti delle piattaforme digitali.

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