Pestato da 2 minori a Treviso, papà del bullo lo invita a cena, lui accetta: “Sono padre, voglio capirlo”
Il padre di uno dei due minori che nella giornata di sabato 6 aprile hanno picchiato un passante e insultato una donna che li aveva rimproverati in centro a Treviso, ha invitato la vittima del pestaggio a cena come gesto per riappacificarsi. L'uomo, il 50enne Luca Gobbo residente in Svizzera, ha accettato l'invito.
Il padre di uno dei due giovani aveva espresso il proprio dispiacere per quanto accaduto in centro a Treviso, affermando di essere disperato per la scarsa considerazione che il figlio 17enne ha per gli adulti e per le autorità. Ora ha scelto di tendere una mano in segno di pace all'uomo aggredito a calci e pugni dopo aver difeso una donna che era stata presa di mira dai due adolescenti. La passante, infatti, li aveva rimproverati per le impennate che stavano facendo i bicicletta in una zona riservata ai pedoni.
La donna è diventata subito oggetto di insulti e il tutto è stato ripreso con il cellulare. Quando il 50enne si è avvicinato per aiutarla, i due si sono scagliati anche contro di lui, picchiandolo davanti alla folla.
Gli agenti hanno arrestato il più grande, un 17enne, e denunciato il 15enne per violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Gazzettino, l'uomo ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari. "Mi hanno preso a pugni e lanciato un bidone in testa" ha raccontato Luca Gobbo alle autorità dopo il pestaggio.
Il padre del 17enne, per capire anche cosa sia accaduto nel pomeriggio di sabato, ha deciso di invitare a cena il 50enne aggredito. “Non ho nessun rancore – ha spiegato l'uomo al quotidiano – Per me sarebbe bellissimo poterlo vedere e capire cosa gli è saltato per la testa". Gobbo ha inoltre spiegato perché ha deciso di accettare l'invito. "Anch'io sono padre e l'ultima cosa che vorrei vedere è un ragazzo che perde le redini della sua vita”.