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Perché non è stato ancora abolito il passaggio all’ora solare

Conto alla rovescia per il cambio d’ora: nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre tornerà infatti l’ora solare, quando sposteremo le lancette dell’orologio dalle 2 alle 3. Tuttavia, questa potrebbe essere l’ultima volta: da anni a livello europeo si discute di una eventuale abolizione del passaggio da ora solare a ora legale e viceversa e una decisione definitiva arriverà nel 2021.
A cura di Ida Artiaco
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Nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre torna l'ora solare. Ciò significa che alle 3 dovremo spostare le lancette indietro di un'ora, alle 2, che dormiremo un'ora in più e che le giornate si accorceranno, perché fare buio prima la sera ma ci sarà più al mattino, tipico del periodo autunnale ed invernale. E così sarà per i prossimi sei mesi, fino a domenica 29 marzo 2021, quando tornerà l'ora legale. Tuttavia, questa potrebbe essere l'ultima volta che si cambia l'ora: nel 2021, infatti, si deciderà se abolire o meno il passaggio da ora legale a ora solare e viceversa. Di questa possibilità si parla in realtà da almeno un paio di anni, ma ancora una decisione definitiva non è stata presa.

Abolizione ora solare e legale, si deciderà nel 2021

Tra luglio e agosto 2018 era stata infatti avanzata la proposta di abolizione del cambio dell’ora, fortemente voluta dai paesi del Nord Europa, con il lancio di un sondaggio nel quale veniva chiesto ai cittadini dell'UE se volessero o meno tenersi l'ora legale. A tale quesito risposero più di 4,6 milioni di persone: l'84% chiedeva che il cambio dell'ora venisse abolito, mantenendo solo l'orario naturale e quindi l'ora solare. Il motivo della richiesta risiedeva nel fatto che mentre in paesi come la Spagna o l'Italia l'ora legale allunga effettivamente le giornate, al Nord, dove le giornate sono già più estese, tale effetto non produce alcun beneficio. Tuttavia, nella discussione che è seguita alla Commissione Europea non si è raggiunta una decisione univoca che accontentasse tutti i Paesi membri, per cui si è pensato persino di andare nella direzione di una abolizione o meno a blocchi con i Paesi meridionali dell'Ue che avrebbero potuto tenere l’ora legale per tutto l’anno, quelli settentrionali che invece avrebbero potuto avere per 12 mesi l'ora solare. Tuttavia, una risposta definitiva dovrebbe però arrivare proprio il prossimo anno. Per il momento l'Italia ha detto di no all'abolizione del cambio e ha depositato una richiesta formale per mantenere il sistema tuttora in vigore, cioè sei mesi l’anno di ora legale e sei mesi l’anno di ora solare, soprattutto per i vantaggi legati al risparmio di energia elettrica.

Effetti collaterali del cambio d'ora

Intanto, però, il cambio d'ora si avvicina ed è già cominciato il conto alla rovescia per il ritorno dell'ora solare, che avverrà nella notte tra sabato 24 e domenica 25 ottobre. L’ora solare resterà in vigore fino all’ultimo weekend del mese di marzo 2020: il prossimo cambio d’ora è previsto infatti la notte tra sabato 27 e domenica 28 marzo 2021. Attenzione agli effetti collaterali del cambio d'ora: secondo alcuni esperti, infatti, molti fanno fatica ad abituarsi rapidamente al passaggio da ora solare ad ora legale e viceversa, sperimentando spesso malesseri associabili a quelli del jet lag, come stanchezza, irritabilità, perdita di concentrazione e produttività sul posto di lavoro, nausea e inappetenza. Del resto abbiamo un nostro orologio biologico, legato ai cosiddetti ritmi circadiani, ed è naturale avere delle difficoltà quando avvengono cambiamenti improvvisi come quelli introdotti dal passaggio tra ora solare e legale.

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