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Perché ci vorranno ore per ripristinare la circolazione dei treni dopo il deragliamento di Firenze

I tecnici di Rfi hanno dato priorità al ripristino della linea alta velocità dove la circolazione è ripresa 9 ore dopo l’incidente ma la situazione è destinata a normalizzarsi solo in serata a causa dei danneggiamenti ai cavi che erogano l’alimentazione elettrica ai treni e alla linea.
A cura di Antonio Palma
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Dalle 2.20 di oggi giovedì 20 aprile la circolazione ferroviaria italiana è nel caos con cancellazioni di treni e ritardi pesantissimi sia per l'alta velocità sia per i regionali dopo il deragliamento di un treno merci nei pressi della stazione di Firenze Castello. Sul posto da ore sono al lavoro i tecnici di Rfi per ripristinare la circolazione ma ci vorrà l’intera giornata perché tutti i convogli possano tornare a percorrere la tratta. Nelle stazioni ferroviarie da nord a sud una massa di viaggiatori è in attesa si chiede il perché ci vogliono ore per ripristinare i binari.

La dinamica del deragliamento del treno e i danni alla linea elettrica

Il problema è che il treno merci coinvolto nell’incidente, il treno Gts 57034 partito da Nola Interporto, in Campania, e diretto a Milano Segrate, è uscito dai binari inclinandosi e abbattendo anche alcuni tralicci che sorreggono i cavi che erogano l'alimentazione elettrica ai treni e alla linea, sia quella alta velocità sia quella storica, causando quindi ingenti danni ai sistemi elettrici, prima di fermarsi. Dopo i rilievi da parte di vigili del fuoco e polizia ferroviaria, è stata avviata la procedura di rimozione del carro a cui è seguita quella del ripristino della linea elettrica. La necessità di liberare il carro dai fili dell’alta tensione, infatti, ha costretto a una interruzione di elettricità su tutta la tratta in un nodo ferroviario cruciale, quello di Firenze, che di fatto ha spaccato l’Italia in due. Il carro deragliato trasportava materiale di varia natura ma non pericoloso e comunque nulla è stato riversato sui binari.

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L'incidente sul nodo di Firenze ha spaccato l'Italia in due

Il luogo dell'incidente in effetti fa parte di una tratta di binari con decine di scambi a nord di Firenze dove passano sia i treni alta velocità sia quelli regionali della linea Firenze-Prato, sia quelli a lunga percorrenza della vecchia linea, sia i treni merci. Anche se l'incidente è avvenuto sulla linea convenzionale, i danni alla linea elettrica hanno riguardato l'intera infrastruttura. Di conseguenza si è interrotta l'intera circolazione dei treni.

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Le ipotesi sulla causa del deragliamento

L’azienda che gestiva il convoglio, un'azienda logistica esterna al gruppo Fs che non è proprietaria del carro deragliato, ipotizza che alla base dell’incidente possa esserci un danno strutturale al carro o un problema dell'infrastruttura. In particolare si pensa alla rottura di un asse del carro sviato, il terzo che componeva il treno merci. Sarà la polizia ferroviaria però a stabilire i fatti dopo aver effettuato i rilievi del caso. Per questo ha sequestrato il carro merci deragliato.

I tecnici di Rfi hanno dato priorità al ripristino della linea alta velocità dove, 9 ore dopo l’incidente, la circolazione è ripresa  lentamente intorno alle 12 mentre per la circolazione sulla linea convenzionale Firenze – Bologna ci vorranno ancora altre ore. La situazione è destinata a normalizzarsi solo in serata anche per quanto riguarda l’alta velocità visto che i treni devono percorrere la tratta a bassa velocità e molto materiale rotabile non è nelle stazioni previste a causa delle cancellazioni dei treni precedenti.

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