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Papà sospetta che un giovane abbia violentato sua figlia: “Ti torturo per 4 giorni e ti uccido”

La spedizione punitiva è stata organizzata in Friuli: imputato un uomo di 40 anni che avrebbe sequestrato e torturato un ragazzo, sospettato di aver abusato della figlia.
A cura di Davide Falcioni
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immagine di repertorio
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Un quarantenne friulano è stato rinviato a giudizio con l’accusa di sequestro di persona, minacce e lesioni nei confronti di un ragazzo. La vicenda è piuttosto complessa ed è legata a un altro episodio che riguarda invece un ragazzo, vittima dell'adulto, sospettato di aver abusato della figlia lui dopo averle fatto fumare uno spinello. Il procedimento è ancora in corso (il giovane dovrà presentarsi davanti al magistrato) ma il papà avrebbe deciso di farsi giustizia da solo non attendendo le conclusioni del tribunale ma compiendo un atto punitivo nei confronti del ragazzo.

I fatti risalgono al giugno del 2020. Padre e figlia non potevano convivere perché al genitore era stata revocata la patria potestà. Venuto a conoscenza delle frequentazioni della figlia, l’uomo aveva reagito organizzando una spedizione punitiva. Stando a quanto ricostruito dalla Procura, venuto a conoscenza che nel 2019 il ragazzo aveva violentato la figlia appena tredicenne dopo averle fatto fumare uno spinello, si sarebbe fatto aiutare da altre persone per tendere un’imboscata al giovane.

Quest’ultimo con un pretesto venne portato nell’abitazione dell’imputato: una volta entrato in casa, l’uomo chiuse la porta a chiave per impedirgli di uscire. Che cosa sia accaduto esattamente in quelle stanze dovrà essere chiarito nel corso del processo dal momento che le versioni raccolte dai carabinieri sono contrastanti. La vittima sostiene di essere stata minacciata di torture e morte: "Ti torturo per quattro giorni e ti uccido", si sarebbe sentito dire.

L’uomo l'avrebbe picchiato usando anche una spranga e una padella, procurandogli lesioni alla schiena e al ginocchio (giudicate guaribili in cinque giorni). Il ragazzo sostiene di essere riuscito a scappare approfittando di un momento di distrazione del quarantenne lanciandosi da un terrazzino. L’imputato si è sempre difeso sostenendo di aver perso la testa, ma di non aver mai sequestrato il giovane, che entro breve comparirà davanti al giudice per le udienze preliminare per i presunti abusi sessuali nei confronti della tredicenne.

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