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Palermo, Giuseppe si laurea a 97 anni in Filosofia: “Studiare fa bene, giovani non vi arrendete”

La storia di Giuseppe Paternò, neolaureato in Storia e Filosofia all’Università di Palermo all’età di 97 anni. Una freschezza mentale e una lucidità da portare come esempio ai giovani. Ha già deciso di iscriversi al primo anno di specialistica. “Non rinunciate agli studi, non arrendetevi agli ostacoli”.
A cura di Francesco Bunetto
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Questa è  la storia di Giuseppe Paternò, laureato in Storia e Filosofia all’Università di Palermo all'età di 97 anni. È lo studente universitario più anziano d'Italia e ha già pensato di iscriversi al primo anno della specialistica in Scienze Filosofiche. "Ci sono state tante difficoltà ma alla fine non mi sono mai arreso, giovani fatelo anche voi". Fanpage.it ha raggiunto a Palermo il neo dottore in Filosofia e Storia Giuseppe Paternò, per conoscere la sua storia e per far capire ai giovani e non, che non bisogna mai arrendersi alle difficoltà della vita e di raggiungere i traguardi in qualsiasi momento della vita.

La storia di Giuseppe

Giuseppe Paternò, classe 1923,  ha conosciuto il fascismo, la guerra, la liberazione, il dopoguerra, gli anni della democrazia e delle lotte sociali. Essendo nato in una famiglia poco abbiente, ha sempre lavorato per aiutare i genitori, facendo il fattorino e il venditore di birra, prima di diplomarsi a 31 anni e di essere assunto dalle Ferrovie dello Stato. E' qui che ha trascorso quasi tutta la sua vita, prima di andare in pensione. Poi, nel 2017 ha deciso, a 94 anni, di iscriversi al corso di studi filosofici all'Università di Palermo, diventando lo studente più anziano d'Italia, se non del mondo. Una vita da ferroviere, ha così deciso di realizzare il suo sogno più grande: laurearsi in Storia e Filosofia all'Università di Palermo, segnando un vero e proprio record alla sua età. "Quando mi iscrissi a 94 anni – ha detto alle telecamere di fanpage.it Giuseppe – la prima cosa che feci era quello di incontrare il presidente della scuola di Scienze Umane perché volevo capire se lui gradiva uno studente così anziano o se non andava bene, perché avevo questo dilemma e altroché, mi accolse con uno straordinario calore e mi incoraggiò:"Ma lei che preoccupazioni ha? Ha lavorato 40 anni alla ferrovia, è geometra e mi disse:"Va benissimo questo corso per lei" e da lì partii e cominciai a studiare".

Il suo percorso di studi è ricco di numerosi 30 e lode e la sua media è di 29,80

Dopo l'incontro con il presidente della facoltà, Giuseppe inizia a studiare la prima materia portando a casa un bel 30 e lode. "La prima materia che feci fu l'antropologia culturale e uscii con 30 e lode – ha detto Giuseppe –  meglio di così non poteva andare e poi cominciò la Storia Greca, cosa incredibile – racconta Giuseppe – quella mattina io ero in piena crisi e allora io dissi alla professoressa:"Mi ritiro" e lei mi disse: "No, lei non si ritira, lei stia qui" e mi diede 25 che è il voto più basso di tutto il corso"

"Giovani non vi arrendete, studiare fa bene"

Giuseppe diventa il punto di riferimento per molti giovani e anche meno giovani. Affrontare le difficoltà e di intraprendere qualsiasi tipo di impegno e andare avanti senza fermarsi. "Le difficoltà si incontrano –  dice Giuseppe riferendosi ai giovani – ma se ci si arrende è finita, non ritiratevi, continuate e proseguite perché poi alla fine l'università è qualcosa di meraviglioso. L'ambiente, i docenti e gli studenti,  vi assicuro che è un mondo a parte".

"Farò la specialistica, speriamo per la salute"

Durante il percorso di studi della triennale, il rettore invita Giuseppe a iscriversi alla laurea specialistica ma in un primo momento il neo dottore si sente stanco, poi, decide di continuare gli studi."In effetti sono un po' stanco – ha detto – ma ho già deciso di iscrivermi al primo anno del corso magistrale. Speriamo per la salute – conclude –  spero che il Padre Eterno mi voglia bene ancora e possa fare questo ulteriore corso di  approfondimento per la magistrale e mi auguro di poterlo fare fino in fondo".

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