Omicidio di Trapani: il marito continua a tacere, lei forse bruciata viva

Ora dopo ora le circostanze che hanno portato alla morte di Maria Anastasi, la 39enne mamma di tre figli e incinta al nono mese di gravidanza, appaiono sempre più drammatiche. Non bastava il terribile sospetto (confermato, di fatto, dalla confessione dell’amante del marito di Maria) dell’ennesimo omicidio avvenuto in ambito familiare quando emerge che la donna sarebbe stata cosparsa di benzina e data alle fiamme prima ancora di morire. Il corpo di Maria Anastasi è stato, infatti, trovato con il cranio fracassato e semicarbonizzato e la versione dell’amante di Salvatore Savalli, ora in stato di fermo, ha confermato la dinamica dell’omicidio: Savalli avrebbe prima colpito la moglie incinta con una vanga, poi le avrebbe dato fuoco con della benzina. Forse però lei non era ancora morta quando il suo corpo è stato bruciato: terribile dubbio che sarà comunque confermato dall’autopsia in programma per domani pomeriggio.
Intanto Salvatore Savalli continua a non rispondere – L’uomo accusato di aver ucciso la moglie, l’unico sospettato degli inquirenti poi incastrato anche da quella amante che aveva portato a vivere a casa con la sua famiglia, non dice nulla. Da quando è stato smentito nelle sue versioni dai suoi stessi figli e gli è stato contestato l’omicidio della moglie ha deciso di scegliere il silenzio avvalendosi della facoltà di non rispondere. Per gli investigatori è il responsabile certo della morte di Maria, domani sarà ascoltato dal Gip di Trapani, Antonio Cavasino, che deve pronunciarsi sulla convalida del provvedimento di fermo. Resta al vaglio anche la posizione della sua amante che ha collaborato fornendo la sua versione: al momento comunque non è indagata.
Il Comune pagherà il funerale di Maria Anastasi – Questa mattina, intanto, gli altri familiari della vittima di questo omicidio, che nelle ultime ore hanno delineato un terribile quadro di violenze e soprusi subiti dalla donna che avrebbe dovuto partorire il suo quarto figlio tra qualche giorno, hanno incontrato il sindaco della città di Trapani, Vito Damiano. A loro il primo cittadino ha assicurato che sarà il Comune a farsi carico delle spese per i funerali della donna e che saranno attivate tutte le misure possibili per aiutare i suoi figli sia dal punto di vista umano che sociale.