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È stata uccisa e ne hanno bruciato il corpo, il sospettato è il marito

La vittima si chiamava Maria Anastasi, aveva 39anni, madre di due figli e un ultimo in arrivo. Era scomparsa da Trapani e lì è stata rinvenuta cadavere. Ieri il fermo del marito, unico sospettato del brutale omicidio.
A cura di Susanna Picone
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La vittima si chiamava Maria Anastasi, aveva 39anni, madre di due figli e un ultimo in arrivo. Era scomparsa da Trapani e lì è stata rinvenuta cadavere. Ieri il fermo del marito, unico accusato del brutale omicidio.

Maria Anastasi, incinta al nono mese di gravidanza, potrebbe essere l’ultima, l’ennesima vittima, delle violenza domestiche che ogni 48 ore, lo dicono le statistiche, porta un uomo, un compagno di vita, ad uccidere la donna al proprio fianco. Maria era scomparsa mercoledì da Trapani, è stata poi ritrovata cadavere in quelle campagne, poco distante dal luogo indicato da suo marito come quello in cui era stata vista l’ultima volta. È stata uccisa in maniera brutale, qualcuno le ha spaccato la testa e le ha dato fuoco. Secondo gli inquirenti, che in serata hanno fermato e interrogato l’unico sospettato dell’omicidio, quel qualcuno potrebbe essere suo marito, il 39enne Salvatore Savalli.

Troppe contraddizioni nel racconto da lui fornito – Il marito della vittima è stato interrogato per ore dai magistrati coordinati dal procuratore Marcello Viola e avrebbe dato delle versioni poco credibili sulla scomparsa della moglie che lui stesso aveva denunciato. Prima ha detto che si trovavano insieme in macchina, nelle campagne di Erice, con i loro due figli quando con loro si sarebbe allontanato e al suo ritorno non avrebbe trovato la donna né l’auto. Una prima versione smentita proprio da quei figli che in realtà non erano con loro. Poi ha cambiato versione e ha raccontato che in quella campagna era andato con la moglie che avrebbe dovuto incontrare ed interrompere la relazione che aveva da tempo con un amante.

Ma era lui ad avere un’amante, da qui forse le liti tra i due – In realtà, secondo quanto hanno ricostruito gli inquirenti, era lui ad avere una storia parallela: la sua amante viveva insieme alla moglie e ai figli nella loro casa. Lei stessa ha confermato la loro storia. Il sospetto dei pm, dunque, è che l’uomo abbia ucciso e dato fuoco al cadavere di sua moglie in seguito all’ennesima lite: con lei sarebbe andato nelle campagne di Trapani, l’avrebbe colpita con un bastone alla testa uccidendola. Ora Savalli è in stato di fermo disposto dal procuratore Marcello Viola, nelle prossime ore dovrà essere convalidato dal gip di Trapani.

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