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Omicidio Cosenza, Tiziana Mirabelli resta in carcere. Il pensionato Gioffrè ucciso con 37 coltellate

I risultati dell’autopsia sul corpo della vittima: i fendenti hanno raggiunto Rocco Gioffrè a torace, addome, spalle e nuca. La 47enne si difende sostenendo di aver reagito ad un tentativo di violenza sessuale del vicino di casa.
A cura di Biagio Chiariello
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Rocco Gioffrè e Tiziana Mirabelli
Rocco Gioffrè e Tiziana Mirabelli

Il 75enne Rocco Gioffrè è stato ucciso da Tiziana Mirabelli con 37 coltellate, alcune di punta altre di taglio. Questo quanto emerso al termine dell’autopsia disposta dalla Procura della Repubblica di Cosenza svoltasi nel tardo pomeriggio di ieri sul corpo del pensionato, il cui cadavere è stato trovato domenica 19 febbraio nell’abitazione di via Montegrappa.

Le ferite più profonde sarebbero prevalentemente sull’emitorace sinistro, sulla cavità ascellare sinistra, sul braccio sinistro, sulla parte sinistra del collo, quattro sulla schiena, una sulla nuca, altre invece sarebbero ferite superficiali.

Tiziana Mirabelli resta in carcere

Intanto il Gup del tribunale di Cosenza ha confermato la custodia cautelare in carcere per Tiziana Mirabelli, 47enne, che poco dopo l'omicidio si era recata dai carabinieri confessando di essere l’autrice del delitto. Domani è in programma la visita in carcere del perito per verificare la compatibilità con quanto dichiarato dalla donna rispetto ad alcune ferite che ha su entrambi le mani.

Tiziana Mirabelli ha spiegato agli inquirenti di essersi difesa dopo un tentativo di violenza. I due erano vicini di casa, in due appartamenti che condividevano lo stesso pianerottolo. La donna avrebbe raccontato di aver reagito a un tentativo di approccio sessuale.

Chi è l'attivista che ha ucciso Rocco Gioffrè

La 47enne è nota a Cosenza perché attivista di un movimento impegnato per la risoluzione dell'emergenza abitativa. Viene descritta da chi la conosce come una donna "appassionata, cresciuta in una condizione disagiata ma impegnata nel sociale e sempre dalla parte dei più deboli".

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