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Omicidio a San Martino, Marco Eletti al 118 sui genitori: “Se li ho uccisi non lo so”

“Ascolti, se ho ucciso i miei genitori non lo so”: questo è quanto avrebbe detto in una prima chiamata al 118 Marco Eletti, il 33enne arrestato per l’omicidio del padre e per il tentato omicidio della madre. L’autore di romanzi gialli ed ex concorrente di uno show televisivo avrebbe confermato di aver avuto una lite con i genitori per questioni economiche.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Sono tre le telefonate fatte al 118 e al 112 da Marco Eletti. Il 33enne autore di romanzi gialli accusato di aver ucciso il padre a martellate e di aver ferito gravemente la madre a San Martino, avrebbe fatto più di un tentativo prima di raccontare la sua versione dei fatti ai medici e alle forze dell'ordine. "Ascolti, se li ho uccisi non lo so": questo avrebbe detto Marco durante la prima telefonata al 118. L'operatore, dall'altra parte della cornetta, gli ha chiesto di ripetere quanto detto. Marco Eletti avrebbe quindi interrotto la telefonata per farne un'altra qualche minuto dopo. Questa volta riesce a raccontare la sua versione dei fatti: c'è un incendio in garage e i suoi genitori sono in casa. Sul posto accorrono le forze dell'ordine e i soccorsi del 118.

La dinamica del delitto

Secondo gli inquirenti, Marco è andato due volte a casa dei genitori nella giornata di sabato. A incastrarlo le immagini della telecamera di sicurezza. La prima volta in mattinata: durante quest'incontro, il 33enne avrebbe litigato con i genitori per questioni economiche. Sempre secondo quanto ipotizzano le forze dell'ordine, a quel punto avrebbe avvelenato la madre con alcuni tranquillanti e ferito il padre con almeno cinque martellate. Questo dettaglio sarà chiarito dagli esami tossicologici ai quali è stata sottoposta la donna e il corpo di Paolo Eletti. Marco si è allontanato subito dopo per poi fare ritorno nella casa di San Martino alle 16. A quel punto avrebbe inferto altri colpi al padre e tagliato i polsi alla madre il cui corpo è stato trovato poco lontano da quello di Paolo Eletti. Per concludere, avrebbe appiccato il fuoco all'interno del garage.

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L'interrogatorio

Non è ancora arrivata una confessione, ma Marco Eletti è stato già sottoposto ad interrogatorio. Avrebbe cercato di mettere in pratica lo scenario di fantasia di un suo romanzo giallo secondo le indagini. Resta per il momento in carcere in attesa di ulteriori informazioni che potrebbero arrivare con un nuovo interrogatorio. Davanti al pm lui stesso ha accennato a una lite in famiglia. "Ho fatto presente ai miei genitori che la casa in cui vivevano era troppo grande e che andava venduta. Mia madre era favorevole mentre mio padre non era d'accordo. Ci sono state discussioni e battibecchi" ha affermato.

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Il movente sarebbe quindi la lite avvenuta con il padre in presenza della madre. Dopo aver stordito la donna con i farmaci, avrebbe inferto almeno cinque martellate all'uomo per poi allontanarsi e tornare nel pomeriggio. "Alle 16 ero in casa, ma non so dire altro. Ero in bagno e cercavo su internet "omicidi con un martello"" avrebbe detto ancora durante l'interrogatorio. Quello che è sicuro è che altre discussioni si erano verificate nei mesi. La fidanzata Giulia, con cui conviveva da anni, ha negato di sapere di screzi in famiglia. Secondo gli inquirenti, l'uomo avrebbe cercato di costruire la scena di un delitto che corrispondesse a un tentativo di rapina sfociato nel sangue o a una lite tra coniugi sfociata nell'omicidio-suicidio.

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