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Muore schiacciato da un camion nella ditta in cui lavorava, Massimo aveva 58 anni

Il camionista è morto schiacciato sotto un mezzo pesante mentre faceva lavori di manutenzione. Lascia due figli.
A cura di Giusy Dente
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Ancora una tragedia sul lavoro. Il nuovo incidente ha coinvolto un uomo di 58 anni originario di Bra (provincia di Cuneo) e residente a Fossano in via don Minzoni. Si chiamava Massimo Milanesio e lavorava come camionista per Dutto Trasporti di Castelletto Stura. È morto schiacciato sotto un camion nel tardo pomeriggio di ieri poco dopo le 19. L'uomo lascia due figli e tre fratelli. La salma è stata trasferita all'obitorio del cimitero di Cuneo. Resta ancora da stabilire la data dei funerali.

La vittima, secondo una prima ricostruzione, stava facendo dei lavori di manutenzione sul mezzo pesante che lo ha poi schiacciato, ma i motivi sono da chiarire. Non si sa cosa sia successo prima dell'allarme giunto alla centrale operativa del 112. Sono giunti immediatamente sul posto i vigili del fuoco di Cuneo e del distaccamento di Morozzo, i carabinieri e il 118, ma ogni tentativo di rianimazione si è rivelato inutile.

Adesso i carabinieri della Compagnia di Fossano stanno facendo i rilievi utili a ricostruire l'accaduto e stanno ascoltando i testimoni, dunque i colleghi dell'uomo presenti sul posto al momento del tragico incidente. Le loro versioni saranno fondamentali per stabilire la dinamica dei fatti. Attivo anche il Servizio di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro dell’Asl. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Cuneo.

Il sindaco Dario Tallone ha voluto esprimere il proprio cordoglio e ha scritto un messaggio di vicinanza ai familiari della vittima: "Massimo era una splendida persona e un grande lavoratore, molto conosciuto e stimato in città. L'Amministrazione esprime le più sentite condoglianze e vicinanza ai familiari. Cercheremo di aiutarli ad affrontare questo drammatico momento. Tragedie come queste non dovrebbero mai succedere".

Il caso di Massimo Milanesio fa seguito a quello della 44enne morta nel ferrarese schiacciata da un trattore, mentre era impegnata nei campi di un'azienda agricola. L'elenco è lungo. Le cosiddette "morti bianche" dunque le morti sul lavoro sono una tragica realtà. Secondo i dati aggiornati al 30 giugno 2025 dell'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering, nei primi sei mesi del 2025 sono state 502 le vittime, 33 in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+7%). I dati degli infortuni sono quelli messi a disposizione dall'Inail.

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