Graffiata dal gatto viene trovata morta in casa dal marito: “Curata per artrosi”
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Potrebbe essere stato il graffio di un gatto randagio a causare quell'infezione (non diagnosticata) che il 13 settembre 2023 ha portato alla morte di una donna di 68 anni residente a Santarcangelo di Romagna, in provincia di Rimini.
La Procura locale ha aperto un fascicolo, al momento a carico di ignoti, per omicidio colposo da responsabilità medica. L’esposto è stato presentato dai familiari della vittima. L'obiettivo è fare chiarezza sulle cause del decesso ed accertare eventuali responsabili.
Sono diversi infatti gli aspetti da chiarire nella vicenda: la 68enne si era presentata in varie occasioni al pronto soccorso per un dolore alla spalla che, secondo quanto sostengono i parenti, era stato scambiato come una artrosi.
Secondo la stampa locale, tutto inizia il 9 settembre con un costante e forte dolore che le impedisce anche solo di muovere il braccio. La donna chiama il 118 e viene portata pronto soccorso di Rimini. I medici diagnosticano una "importante artrosi" e le prescrivono una terapia a base di cortisone. Ma nel giorno delle successive 48 ore la situazione non migliora tanto da costringere la signora al ritorno in ospedale.
Gli specialisti continuano a propendere per l'artrosi e le suggeriscono una visita da un ortopedico. La paziente segue le indicazioni e, oltre che dal professionista, si sottopone da un ulteriore controllo col medico di famiglia. Per quest'ultimo è necessario il ricovero, ma l'ortopedico le prescrive invece altri esami strumentali. Il giorno dopo la donna muore in casa, a trovarla è il marito.
Ora si attendono i risultati ufficiali dell'autopsia, anche se i primi accertamenti hanno fatto emergere un'infezione batterica nata proprio dalla spalla. E nel corso delle indagini la stessa figlia della 68enne ha avanzato l'ipotesi per cui a uccidere la mamma sarebbe stato il morso – o graffio – di un animale: forse un gatto randagio, che qualche giorno prima dell'insorgere di quei dolori, la signora avrebbe trovato in campagna e dal quale appunto era stata graffiata mentre l'accarezzava.