Morte di David Rossi, la Procura dispone la riesumazione della salma dell’ex dirigente Mps
La salma di David Rossi, il dirigente del Monte Paschi di Siena deceduto il 6 marzo di tre anni fa dopo essere precipitato dalla finestra del suo ufficio nella città toscana, sarà riesumata. Lo ha deciso la Procura della Repubblica di Siena che sta ancora indagando sulla morte dell'ex capo dell'area comunicazione dell'istituto di credito in un primo momento classificata come suicidio. Per i magistrati la riesumazione della salma è necessaria "al fine di completare gli accertamenti" sul caso insieme alle varie verifiche in programma. Gli inquirenti infatti tra le altre cose vogliono effettuare una simulazione della caduta dal terzo piano di Rocca Salimbeni e un nuovo sopralluogo nei luoghi dove morì David Rossi. "La irripetibilità di taluni dei predetti atti ha determinato la necessità di avvisare le persone offese del compimento degli stessi al fine di consentire l'esercizio dei diritti loro concessi dalle norme processuali" hanno spiegato gli inquirenti.
Soddisfatto della decisione il legale della famiglia di Rossi, l'avvocato Luca Goracci, che lo scorso anno aveva chiesto la riapertura dell'inchiesta sulla morte del dirigente Mps ipotizzando un omicidio dopo che il Gip aveva archiviato il caso come omicidio su richiesta dei pm. La Procura, dopo aver analizzato le nuove perizie presentate dal legale tra cui una grafologica, una medico legale e una sulla dinamica fisica della caduta del corpo, nel novembre scorso aveva riaperto il caso. Nel dettaglio i dubbi sono sorti sui bigliettini lasciati alla moglie e ritrovati nell'ufficio, che sarebbero stati scritti "sotto coercizione fisica o psichica", e sul filmato delle telecamere di videosorveglianza, che avrebbero registrato alcune ombre. Inoltre dall'esame autoptico sulla salma sarebbero emerse ecchimosi sulle braccia che per il legale è un "chiaro segno di afferramento". La morte di David Rossi avvenne in un periodo di grave tensione nel gruppo bancario al tempo pienamente coinvolto nei casi Antonveneta e derivati.
