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Mestre, impresario 45enne cade dal tetto del teatro durante i lavori e muore sul colpo

L’impresario 45enne Mattia Dittadi è deceduto a Mestre dopo essere caduto nel vuoto. L’uomo si trovava sul lucernario del tetto del teatro di Mestre, dove sono in corso alcuni lavori.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Mattia Dittadi e il teatro Momo di Mestre
Mattia Dittadi e il teatro Momo di Mestre

Mattia Dittadi, impresario edile di 45 anni è morto mentre stava lavorando sul tetto del Teatro Momo di Mestre (Venezia). Secondo una prima ricostruzione, l'uomo sarebbe precipitato da un lucernario intorno alle 10.30 di questa mattina, venerdì 5 aprile. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia locale di Venezia.

Stando a quanto reso noto, l'uomo sarebbe deceduto subito dopo la caduta dal tetto del teatro. Secondo quanto confermato da fonti investigative a Fanpage.it, i rilievi della Polizia sono ancora in corso.

L'uomo deceduto sarebbe un impresario di 45 anni che stava effettuando un sopralluogo con alcuni operai sul tetto del teatro Momo per verificare alcune infiltrazioni d'acqua. Con lui, stando alle prime informazioni, vi erano anche due funzionari del comune di Venezia. Il lucernario in plexiglass ha ceduto, facendo precipitare Dittadi all'interno del teatro.

Sul luogo dell'incidente è intervenuto il soccorso del Suem 118 che ha constatato il decesso. Il teatro è stato transennato ed è stato vietato l'ingresso anche al parco pubblico sul quale si affaccia.

Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha voluto esprimere il proprio cordoglio a nome di tutta la città per l'impresario deceduto nel tragico incidente sul lavoro. "Non possiamo al momento fornire dettagli – ha sottolineato – ma solo dedicare a lui e alla sua famiglia un minuto di silenzio" ha detto prima di iniziare una conferenza. "Esprimo il più profondo cordoglio a nome di tutta la città".

Dittadi era a capo del servizio di manutenzione per la sede veneziana di Rekeep, gruppo internazionale che fornisce diversi servizi per edifici e spazi pubblici. Stando a quanto reso noto, era salito sul lucernario in plexiglass per un sopralluogo. La struttura non ha retto il peso dell'impresario, cedendo e provocando la caduta del 45enne da molti metri d'altezza. La vittima, sposata e con un figlio, era appassionata di ciclismo.

A pochi metri dal teatro, in quel momento transennato  per consentire il completamento dei rilievi, il segretario generale della Uil per il Veneto, Roberto Toigo ha parlato di mattanza e tragedia senza fine che si consuma sui posti di lavoro. "Dobbiamo chiederci – ha asserito – se stiamo facendo abbastanza per risolvere questa piaga".

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