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Marò in India

Marò, Salvatore Girone: “Finalmente la libertà, subita ingiustizia da parte degli indiani”

Il Tribunale arbitrale internazionale sul caso dei marò ha dato oggi ragione all’Italia. La gioia di uno dei due fucilieri di Marina, Salvatore Girone: “Sono stato quasi incredulo. Aspettavamo da tempo il verdetto. Il primo pensiero è stato di esclamare un ‘finalmente’ liberatorio”, ha commentato.
A cura di Susanna Picone
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Una ingiustizia subita. È di quanto parla Salvatore Girone, che con l’Ansa ha commentato il verdetto arrivato oggi del Tribunale arbitrale internazionale in merito alla vicenda che lo vede protagonista. “L’immunità riconosciuta mostra che avevamo dunque l'immunità funzionale dal primo giorno di questa querelle. L'India ha fatto quello che non doveva fare, limitando le nostre libertà e tenendoci anche in prigione. Ho subito una grande ingiustizia da parte degli indiani”, le parole del fuciliere di Marina coinvolto in questa vicenda insieme al collega Massimiliano Latorre.

Girone: "Ora posso riottenere la mia libertà personale"

"Sono stato quasi incredulo. Aspettavamo da tempo il verdetto. Il primo pensiero è stato di esclamare un ‘finalmente' liberatorio, ma poi volevo conoscere il verdetto nel merito": ha detto ancora il fuciliere di Marina Girone. "Posso adesso riottenere la mia libertà personale – ha aggiunto -, purtroppo fino ad oggi vincolata dalle procedure lunghissime determinate dalla giurisdizione indiana". "Siamo felici che ci sia stata riconosciuta l'immunità funzionale e la giurisdizione italiana sul caso. Eravamo da otto anni e mezzo sempre nel limbo di questa vicenda”, le sue parole.

Caso marò, il Tribunale ha dato ragione all'Italia

Il Tribunale arbitrale internazionale sul caso dei due marò ha dato ragione all’Italia: i giudici hanno riconosciuto l'immunità dei Fucilieri di Marina Latorre e Girone in relazione ai fatti accaduti il 15 febbraio 2012 e all'India viene pertanto precluso l'esercizio della propria giurisdizione nei loro confronti. Il Tribunale ha riconosciuto che i marò erano funzionari dello Stato italiano, impegnati nell'esercizio delle loro funzioni.

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