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Mamma e figlia impiccate, autopsia rafforza tesi omicidio-suicidio. Il biglietto: “Porto via con me Alessandra”

Mariolina Nigrelli, 40enne, e la figlia, 14 anni, erano state ritrovate impiccate nell’abitazione rurale di famiglia nella giornata di sabato scorso. A compiere la tragica scoperta è stato il marito della donna che non aveva più sue notizie da diverse ore. La donna ha lasciato tavolo della cucina della casa in paese in cui la famiglia viveva un biglietto con la scritta “porto con me Alessandra”. Oggi nella chiesa Madre di Santo Stefano di Camastra i funerali di madre e figlia.
A cura di Biagio Chiariello
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Omicidio-suicidio. Questa l'ipotesi più accreditata al vaglio degli inquirenti che indagano sui tragici fatti di Santo Stefano di Camastra, nel Messinese. Dove Mariolina Nigrelli, 40 anni, e della figlia di 14, Alessandra Mollica, sono trovate impiccate nella loro casa di campagna in contrada Letto dal marito della donna e padre della ragazzina. Una ulteriore conferma su quella è stata subito la tesi privilegiata è arrivata dall'autopsia eseguita ieri. Gli accertamenti hanno confermato la morte per asfissia conseguente all’impiccagione. Nessuna lesione esterna sarebbe stata riscontrata.

Il biglietto lasciato da Mariolina

Per la Procura di Patti, che coordina le indagini dei carabinieri, il quadro potrebbe essere ulteriormente delineato dall'esame tossicologico sul prelievo eseguito dai medici legali. Dalle prime indagini sembra che la figlia avesse problemi a relazionarsi con i coetanei e che la madre vivesse con grande preoccupazione queste difficoltà della ragazza. La donna ha lasciato tavolo della cucina della casa in paese in cui la famiglia viveva un biglietto con la scritta "porto con me Alessandra".

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I funerali di mamma e figlia

Si sono svolti nella chiesa Madre di Santo Stefano di Camastra, alle 15,30 di oggi i funerali di Mariolina e Alessandra. In occasione delle esequie, così come ordinato dal primo cittadino Francesco Re, in città è stato osservato il lutto cittadino. Commozione e lacrime per le esequie officiate dal vescovo di Patti, monsignor Guglielmo Giombanco che dall'altare ha lanciato un messaggio soprattutto ai più giovani invitando ad essere più lontani dei social e più vicini alle persone: “Ricordatevi che vicino a voi c’è sempre qualcuno che ha bisogno della vostra mano – ha detto il vescovo – e che quella mano bisogna farla arrivare”.

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