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Madre e figlio picchiano un 31enne in un parcheggio: era un raid punitivo ma avevano sbagliato persona

Una donna di 40 anni e suo figlio di appena 17 hanno aggredito a calci e pugni un 31enne in un parcheggio di Scordia, nel Catanese. I due avevano intenzione di picchiare un’altra persona, ma per uno scambio si sono avventati contro il 31enne che è stato ricoverato in ospedale con diverse fratture al viso.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Un'aggressione inspiegabile quella avvenuta a Scordia, nel Catanese: un uomo di 31 anni è stato picchiato in un parcheggio da una donna di 40 anni e suo figlio di 17. L'uomo è stato ricoverato all'ospedale di Militello in Val di Catania con una prognosi di 10 giorni per vari ematomi e fratture al setto nasale e alla mascella. Il 31enne è stato vittima di uno scambio di persona. Indossava infatti una giacca simile a quella indossata qualche ora prima da un giovane che nello stesso parcheggio aveva litigato con alcune persone. Questa terza persona era tornata nel parcheggio per regolare i conti armata di coltello. Madre e figlio sono stati denunciati per lesioni personali aggravate.

A colpire per primo sarebbe stato il 17enne che, secondo quanto ripreso dalle telecamere di sorveglianza, avrebbe colpito senza spiegazioni a sangue freddo il 31enne che è stramazzato al suolo ed inerme è stato poi colpito con pugni e calci al volto dalla madre dell'aggressore. Il giovane, che ha ricevuto una prognosi riservata di 10 giorni, ha riportato una frattura a più frammenti della parete anteriore e postero-laterale della mascella, la frattura del setto nasale e quella bilaterale del pavimento dell'orbita. I medici hanno attestato anche una frattura composta delle ossa del naso, ematoma dei tessuti attorno agli occhi e della regione zigomatica e mascellare.I militari sono ora all'opera per scoprire le esatte dinamiche del fatto. Per individuare però i due aggressori si sono avvalsi del prezioso aiuto del sistema di videosorveglianza della zona.

Madre e figlio sarebbero stati coinvolti nella rissa precedente, non è chiaro però in che ruolo. I due si sono immediatamente allontanati dopo l'aggressione nella speranza di non lasciare alcuna traccia del loro passaggio, ma ad incastrarli ci hanno pensato le telecamere di videosorveglianza.

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