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L’Unione Europea fa guerra alla plastica: dal 14 gennaio addio a piatti, posate e cannucce monouso

Dal 14 gennaio saranno vietati i prodotti in plastica monouso per i quali esiste già un’alternativa sul mercato: si tratta di oggetti quali piatti, bicchieri, palloncini e cannucce.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Dal 14 gennaio del 2022 saranno in vigore le nuove norme sull'uso di prodotti di plastica monouso non biodegradabile e non compostabile. Una direttiva del 2019 voluta dall'Europa che sarà applicata in Italia dal prossimo 14 gennaio. La normativa riguarderà tutti i prodotti monouso, non biodegradabili e oxo-degradabili. Banditi anche le componenti in plastica degli attrezzi da pesca. L'obiettivo non è porre uno stop immediato (o almeno, non in tutti i casi), ma quello di ridurre progressivamente fino all'addio il consumo di prodotti che ostacolano la transizione energetica e prevenire l'inquinamento da microplastiche largamente presenti in mare. Secondo la direttiva, si definisce "monouso" qualunque prodotto realizzato interamente o parzialmente in plastica, a eccezione di oggetti realizzati in polimeri naturali non modificati chimicamente. I prodotti oxo-degradabili invece sono realizzati con plastiche contenenti additivi che attraverso l'ossidazione comportano il frammento delle materie o la decomposizione chimica. In parole povere, quindi, la direttiva punta all'addio a tutto ciò che è composto interamente in plastica e per il quale esiste un'alternativa sostenibile in commercio. Per promuovere scelte differenti viene riconosciuto un credito d'imposta di 3 milioni l'anno dal 2022 al 2024 alle imprese che acquistano e usano prodotti riutilizzabili o in materiale biodegradabile e compostabile.

L'immissione nel mercato dei suddetti prodotti in plastica sarà interrotta, ma è prevista la vendita fino all'esaurimento delle scorte. Il divieto non si applicherà ai prodotti che hanno almeno il 40% di materia prima rinnovabile fino al 40%. La soglia per queste materie prime aumenterà fino al 60% dal 1° gennaio del 2024. Per chi non si adeguerà alla normativa, sanzioni fino a 25mila euro. Secondo quanto si legge però nel testo, le multe potranno essere applicate salvo che "il fatto non costituisca reato" e che dunque sia punibile secondo Codice Penale.

Quali prodotti saranno vietati

Gli Stati dell'Unione Europea sono chiamati ad adottare misure per conseguire una riduzione ambiziosa del consumo dei prodotti monouso per i quali non esiste un'alternativa in commercio. Nel 2027 la direttiva e il suo funzionamento saranno rivisti sulla base dei risultati ottenuti. Come riportato dal Corriere della Sera, si tratta però di un percorso per una progressiva riduzione dell'uso più che un bando totale. La direttiva europea ha infatti distinto tra diverse categorie. La prima, quella interessata nell'immediato dalla norma, riguarda gli oggetti in plastica per i quali esistono già alternative valide in commercio e che dal 14 gennaio saranno vietati. Si tratta di palloncini e bastoni per i palloncini, contenitori per bevande con capacità fino a 3 litri, tappi e coperchi, tazze e contenitori, posate, piatti, cannucce e borse di plastica. La regola riguarderà anche il packaging alimentare nei ristoranti o nei fast food: niente contenitori in plastica oxo-degradabile ma solo in carta o materiale biodegradabile al 100%

Le eccezioni

La seconda categoria prevista dalla direttiva riguarda prodotti per i quali non esistono ancora alternative senza plastica. Per questi oggetti non è previsto l'addio immediato o con una scadenza definita. Salvi anche i prodotti lavabili sebbene composti in plastica: la caratteristica del riutilizzo li rende infatti distanti dal prodotto usa e getta bandito dall'Unione Europea. Il divieto inoltre non riguarderà prodotti biodegradabili e compostabili fatti da materia prima rinnovabile uguale o superiore al 40%. Questa percentuale arriverà al 60% dal primo gennaio del 2024.

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