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Luana D’Orazio morta in fabbrica, il dolore della mamma 2 anni dopo: “Messa davanti a un’arma carica”

“Mia figlia è stata messa davanti a un’arma pronta a sparare. Era stata trasgredita ogni norma di sicurezza” ha ricordato la mamma di Luana D’Orazio, la giovanissima operaia toscana morta in fabbrica il 3 maggio del 2021 a Montemurlo.
A cura di Antonio Palma
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Luana D'Orazio
Luana D'Orazio

Oggi sono esattamente due anni dalla terribile morte di Luana D'Orazio, la giovanissima operaia toscana morta in fabbrica il 3 maggio del 2021 a Montemurlo, stritolata da un orditoio che, secondo le indagini, fu manomesso per velocizzare le operazioni di lavoro. Una tragedia che ha sconvolto l’Italia e che ha stra formato per sempre anche la vita dei familiari della ventiduenne, madre di un bimbo che ora ha 7 anni.

Una tragedia ricordata anche in occasione del primo maggio e della Festa dei lavoratori come simbolo dei tanti morti sul lavoro nel nostro Paese. Un simbolo della lotta per la sicurezza sul lavoro che la stessa mamma di Luana si è impegnata a portare avanti con eventi e progetti a cui partecipa in giro per l’Italia. A lei è stato consegnata anche una borsa di studio per suo nipote Alessio, il piccolo figlio di Luana D'Orazio che da quel maledetto giorno ha perso la sua mamma.

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“Vorrei che mia figlia diventasse il simbolo della lotta per la sicurezza sul lavoro" ha dichiarato la madre della 22enne a Repubblica, ricordando il coraggio di denunciare da parte della giovane. “Quando era cameriera e non riscuoteva da tre mesi, andò a denunciare all’ispettorato del lavoro. Non aveva neppure 18 anni. Oggi vado nelle scuole a dire ai ragazzi di rifiutare il lavoro se le condizioni sono ingiuste" ha aggiunto Emma Marrazzo che punta il dito contro coloro che ignorano ogni tipo di sicurezza sul lavoro discapito dei dipendenti.

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“Mia figlia è stata messa davanti a un’arma pronta a sparare. Era stata trasgredita ogni norma di sicurezza e levata la staffa originale, lo dice la perizia della procura” ha aggiunto la mamma di Luana D'Orazio, concludendo: “Il dolore non passerà e piangerò come sempre. Continuerà a mancarmi. Ma se un domani ci fossero molti meno morti sul lavoro allora sarebbe diverso”.

Per la morte di Luana D'Orazio hanno patteggiato la pena i due titolari dell'azienda condannati rispettivamente a due anni e ad un anno e sei mesi (con sospensione condizionale per omicidio colposo.ua sentenza che la ma di Luana no ma ha mai accettato. "Speravo in una pena più giusta, sono molto delusa, la vita di mia figlia non vale due anni" aveva detto

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