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Le province italiane più vivibili per età: bene Cagliari e Ravenna, maglia nera a Napoli e Roma

Quali sono le prime province italiane per benessere dei bambino, dei giovani e degli anziani? Secondo la classifica stilata dal Il Sole 24 Ore sulla base di 12 parametri, Cagliari è il primeggia per qualità della vita dei bimbi, Ravenna è la più attraente per i giovani e quella di Trento la più vivibile per i più adulti. Male le aree metropolitane e in grande ritardo tutto il Sud.
A cura di Ida Artiaco
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Se Cagliari è la provincia italiana più a misura di bambino, quella di Ravenna è la più attraente per i giovani e quella di Trento la migliore per quanto riguarda il benessere degli anziani. Al lato opposto della classifica ci sono invece rispettivamente Napoli, Roma e Agrigento. Sono questi i risultati della classifica pubblicata dal Sole 24 ore e dedicata alla qualità della vita nelle province per i tre target generazionali. Se per parlare di benessere in generale bisognerà aspettare la tradizionale classifica di fine anno, sottolinea il quotidiano, le tre nuove classifiche, ciascuna composta sulla base di 12 parametri, misurano con i numeri la vivibilità dei territorio per bambini, giovani e anziani.

Screen da Il sole 24 ore.
Screen da Il sole 24 ore.

Cagliari, dunque, primeggia per numero di pediatri attivi e offre uno dei rapporti migliori tra retta dell'asilo nido e reddito medio dichiarato, offrendo il posto al 27% dei bambini da 0 a 3 anni. Ma scende al 71° posto (sul totale delle 107 province) per qualità della vita dei giovani e al 25esimo per gli anziani. Tuttavia, nella stessa provincia i residenti sotto i 10 anni sono diminuiti del 14% negli ultimi cinque anni, mentre è cresciuta (+11%) la popolazione anziana. Ravenna e Trento, invece, sembrano unire diverse generazioni: entrambe, oltre ad essere rispettivamente in cima alle categorie giovani e anziani, si piazzano nella top ten anche delle altre due categorie. E negli ultimi cinque anni, in queste due province, la popolazione giovane, tra i 18 e i 35 anni, risulta in crescita, seppur lieve. In ritardo generale il Mezzogiorno che nelle tre graduatorie popola quasi sempre il fondo. Dalle tre classifiche sono quasi assenti anche le grandi aree metropolitane, ad eccezione di Bologna che guadagna l'ottavo posto per benessere dei giovani e il quinto per gli anziani.

Milano e Roma appaiono solo nella top ten dedicata agli over 65, rispettivamente in decima e in ottava posizione, trainate dagli importi medi delle pensioni. Per i bambini, invece, si piazzano rispettivamente 42esima e 18esima, penalizzate dal ridotto spazio abitativo (a Milano 50 mq in media per famiglia) e sprofondano al 76esimo e 106esimo posto per i giovani, anche a causa delle difficoltà di accesso alla casa ben rappresentate dagli affitti troppo elevati (la cui incidenza a Roma supera il 60% sul reddito medio dichiarato). Male per i giovani e i bambini anche Napoli, che si piazza al 103esimo posto per la prima classifica e addirittura arriva ultima per quella dedicata ai bambini,  dove si aggiungono le performance negative nel tasso di disoccupazione giovanile e nella minore incidenza di laureati.

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