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Le mani della ‘ndrangheta sulla Costa Azzurra, 46 arresti tra Italia e Francia

Una complessa indagine svolta dai carabinieri in collaborazione con le autorità francesi in queste ore ha portato all’arresto di 46 persone tra Italia e Francia. In particolare, le indagini hanno permesso di documentare un vasto commercio di cocaina, hashish e marijuana ma anche di armi da guerra quali Skorpion e Kalashnikov tra elementi della ‘ndrangheta e criminalità francese in Costa Azzurra.
A cura di Antonio Palma
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Le mani e gli affari della ‘ndrangheta calabrese si sono ormai allungate ben oltre i confini dell’Italia, lo dimostra una complessa indagine svolta dai carabinieri in collaborazione con le autorità francesi che in queste ore ha portato all’arresto di 46 persone tra Italia e Francia. Sul suolo italiano i carabinieri del Ros hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 14 persone mentre in Francia la Gendarmeria ha arrestato altre 32 persone, sempre con l’accusa di detenzione traffico internazionale di armi e sostanze stupefacenti.

‘Ndrangheta in Francia: 14 arresti in Italia e 32 in Francia

Come fanno sapere dal Comando Provinciale dei carabinieri di Imperia, l’operazione odierna denominata “Ponente Forever” è solo l’esito conclusivo di una articolata attività investigativa condotta, dapprima autonomamente dal Raggruppamento operativo speciale dell’Arma dei Carabinieri di Genova e poi, in sinergia con le Autorità francesi, con una Squadra Investigativa Comune costituita con il coordinamento di eurojust. L’inchiesta ha portato alla luce una rete criminale attiva tra Italia, Francia, Belgio e Olanda interessata alla provvista e distribuzione di armi e di ingenti quantitativi di stupefacente di diversa tipologia. Nel dettaglio gli inquirenti hanno scoperto che un esponente di Spicco della cosca Gallico di Palmi aveva rapporti diretti con un narcotrafficante francese in rapporti con la famiglia Magnoli di Gioia Tauro da anni insediata in Costa Azzurra

Traffico di armi da guerra e droga tra Italia e Francia

In particolare, le indagini del ROS, avviate nel 2018, hanno permesso di documentare un vasto commercio di cocaina, hashish e marijuana ma anche di armi da guerra quali Skorpion e AK 47 – Kalashnikov tra elementi della ‘ndrangheta a capo di reti operanti in Liguria e criminalità francese in Costa Azzurra, con propaggini in Belgio e Olanda. Per quanto riguarda l’Italia, su richiesta della Procura della Repubblica di Geova, il gip del tribunale del capoluogo ligure ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 14 soggetti, accusati dei reati di detenzione e traffico di armi e sostanze stupefacenti, fabbricazione e possesso di documenti d’identità falsi e procurata inosservanza di pena aggravate dalla modalità mafiosa per aver agevolato la latitanza di un affiliato alla ‘ndrangheta. Le autorità francesi invece hanno emesso provvedimenti per 32 persone accusate di banda armata, associazione finalizzata all’importazione ed esportazione di stupefacenti e armi, riciclaggio e rapina.

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