145 CONDIVISIONI

La storia dell’imprenditore molisano trasferitosi in Tunisia che torna poi in Italia su un barcone

Si chiama Roberto Rivellino l’imprenditore molisano quarantenne che circa otto anni fa ha deciso di trasferirsi in Tunisia per aprire un’azienda di jeans e che qualche settima fa è tornato in Italia a bordo di un barcone su cui viaggiavano una cinquantina di migranti. “Ha il passaporto, è un cittadino italiano, ma stiamo facendo accertamenti sul suo status”, ha detto il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio. Non è infatti chiaro perché l’uomo non sia tornato in maniera regolare nel suo stesso Paese.
A cura di Annalisa Girardi
145 CONDIVISIONI
Immagine

Si chiama Roberto Rivellino: è lui l'imprenditore molisano quarantenne che circa otto anni fa ha deciso di trasferirsi in Tunisia per aprire un'azienda di jeans e che qualche settima fa è tornato in Italia a bordo di un barcone su cui viaggiavano una cinquantina di migranti. L'imbarcazione viene soccorsa a poche miglia da Lampedusa e i naufraghi vengono trasferiti nell'hotspot dell'isola. Ma l'uomo subito chiarisce: "Sono un cittadino italiano, ecco i documenti". Subito la vicenda ha suscitato un certo interesse: non è infatti chiaro perché un cittadino italiano dovrebbe cercare di entrare irregolarmente nel proprio Paese invece che prendere ad esempio un aereo o un traghetto di linea. A quanto riporta Repubblica, l'imprenditore avrebbe spiegato di aver avuto dei debiti e qualche pendenza fiscale. Questioni per cui avrebbe potuto essere fermato al porto o all'aeroporto. "E poi con il Covid temevo di non poter entrare in Italia", avrebbe aggiunto.

A Lampedusa è stato sottoposto a tampone, risultando negativo. A quel punto è stato libero di prendere un aereo e tornare a casa sua in Molise, dove dovrà comunque trascorrere un periodo di quarantena. Il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, ha detto: "Ha il passaporto, è un cittadino italiano, ma stiamo facendo accertamenti sul suo status". In altre parole si sta cercando di capire se possa aver commesso qualche reato in Tunisa, per cui potrebbe anche essere ricercato dalle autorità del Paese. Ragion per cui avrebbe cercato di evitare i controlli presso porti ed aeroporti. Ma quel che è certo al momento è che in Italia Rivellino non ha commesso alcun reato ed è quindi potuto tornare senza problemi a casa sua dopo aver oltrepassato i confini nazionali.

L'uomo si è trasferito a Sousse, in Tunisia, nel 2012. La sua impresa, Ital Faschion, si occupa di trattamenti speciali per i jeans. Ma la crisi economica nel Paese e lo scoppio della pandemia potrebbero avergli creato qualche problema economico, per cui avrebbe deciso di tentare la traversata e tornare a casa. Ma tutto questo sarò chiarito solo dagli accertamenti in corso.

145 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views