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La figlia prende una nota per essere stata 45 minuti in bagno: mamma va a scuola e picchia la preside

I fatti sono avvenuti in una scuola media della provincia di Palermo. L’alunna aveva chiesto di andare in bagno con la compagna ma poi le due si sono attardate per 45 minuti. La dirigente è stata colpita con violenza, sbattuta al muro e ha riportato un trauma contusivo, refertato dopo il trasporto in ambulanza al pronto soccorso.
A cura di Biagio Chiariello
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Ha picchiato la preside con violenza, arrivando a sbatterla contro il muro, per una nota sul registro comminata alla figlia. I fatti sono accaduti nel fine settimana all'istituto comprensivo Calderone di Carini, in provincia di Palermo. Pare che la mamma di una ragazzina della scuola media sia stata avvertita dalla figlia tramite il cellulare dell'accaduto; la donna si è così precipitata sul posto si è per avere chiarimenti su quel provvedimento disciplinare disposto dalla docente della classe: pare che l'alunna avesse chiesto di andare in bagno con la compagna ma poi le due si sono attardate per 45 minuti, senza giustificare il motivo della prolungata assenza. Un comportamento che ha fatto scattare la nota sul registro a carico di entrambe la ragazzine.

Attorno alle 13, la mamma si è presentata a scuola chiedendo di parlare con la professoressa. Gli animi hanno iniziato a scaldarsi e a quel punto è intervenuta la preside, avvertita dai bidelli, per riportare la calma ma la situazione sarebbe presto degenerata. A causa della colluttazione la preside avrebbe riportato un trauma contusivo che le è stato refertato dai medici dopo l’accesso al pronto soccorso. Dopo aver malmenato la dirigente, la madre della ragazza si è recata nella classe per urlare contro l'insegnante. Non è riuscita ad aggredire anche la docente perché fermata dai presenti e, poco dopo, dalle forze dell’ordine intervenute. Nel frattempo, sul posto sarebbe arrivato anche il nonno della ragazzina che assieme alla madre ha continuato a minacciare verbalmente la dirigente scolastica. Il capo d'istituto sarebbe stato poi quindi colta da un malore e trasportata in ospedale con l'ambulanza, anche per le escoriazioni e i lividi riportati nel corso dell'alterco. "Sono molto delusa – dichiara – perché abbiamo fallito: abbiamo attivato l'Osservatorio sulla dispersione scolastica e le operatrici psicopedagogiche. La classe è attenzionata da tempo ed è destinataria di un progetto di Educazione alla legalità. Ma purtroppo siamo soli".

Alla preside è arrivata la solidarietà la Flc Cgil e della Cisl. "La violenza non deve mai essere ammessa nei contesti di una società civile e non può trovare spazio all'interno delle istituzioni scolastiche, che sono i lunghi per antonomasia della crescita e della formazione civile e culturale dei cittadini del domani – dice il segretario generale Flc Cgil Palermo Fabio Cirino – La violenza e l'ignoranza si combattono con l'educazione e la formazione continua: è questa la nostra missione, è questa la speranza di un futuro migliore".

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