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La famiglia della donna morta in un incidente provocato da Marco Paolini: “Non lo perdoniamo”

Il marito e i figli di Alessandra Lighezzolo, la commerciante di Arzignano morta in seguito a un incidente stradale provocato da Marco Paolini nel luglio scorso, hanno risposto alle parole dell’attore che, ricordando la tragedia, ha detto di non riuscire a perdonarsi. Il marito della vittima, Massimo Meggiolaro: “Mi sarei aspettato che ci contattasse”.
A cura di Susanna Picone
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Marco Paolini, l’attore che poco meno di un anno fa ha causato l’incidente mortale costato la vita alla cinquantatreenne Alessandra Lighezzolo, afferma di non riuscire a perdonarsi per quanto accaduto e di come quella parola, “omicidio stradale”, continui a perseguitarlo. Qualche giorno fa Paolini, che ha patteggiato una condanna a un anno di reclusione per omicidio stradale, con pena sospesa con la condizionale, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera raccontando di quel colpo di tosse che gli aveva fatto deviare la traiettoria. A quell’intervista hanno replicato ora i familiari della vittima, il marito di Alessandra Massimo Meggiolaro e i figli Edoardo e Guglielmo, di ventidue e venti anni. Familiari che hanno ammesso di non riuscire a pensare di perdonare l’attore che ha provocato la morte della loro mamma e moglie. In particolare il marito Massimo ha risposto alle domande del Corriere. Ha detto di essersi sforzato per leggere le parole di Paolini, che “da undici mesi a questa parte faccio fatica ad aprire i giornali perché mi vengono in mente le foto dell’incidente e penso a quanto ha sofferto Alessandra”. E senza giri di parole ha detto che avrebbe preferito il silenzio: “Se Paolini si sente in grado di andare avanti lo doveva fare senza farsi intervistare. Avrei preferito che prima chiarisse con noi, che parlasse a noi”.

I figli della donna uccisa: "Perdonare Paolini? Non se ne parla" – Tra l’attore e i familiari della commerciante di Arzignano morta due giorni dopo quel terribile incidente avvenuto il 17 luglio 2018 sull’autostrada A4, tra Verona Sud e Verona Est, non c’è mai stato un incontro. Paolini ha scritto alla famiglia della vittima due lettere, una a distanza di qualche giorno dalla tragedia, una dopo la chiusura del processo. Ha scritto che spera di incontrarli, possibilità che il marito di Alessandra non esclude ma ad oggi “non lo riteniamo opportuno”. E l’uomo ha detto chiaramente che sperava di venir contattato e di aver trovato di cattivo gusto che Paolini sia andato a Vicenza, così come che ad appena tre giorni dal funerale di Alessandra si sia esibito. Riguardo la dinamica dell’incidente, il marito della vittima ha spiegato: “Lui sa cosa è successo e se dovessimo incontrarlo ce lo dirà di persona, ce lo spiegherà, affronteremo la questione”. Riguardo la possibilità di perdonarlo, se da un lato Massimo Meggiolaro non esclude che col tempo forse potrebbe riuscirci, i figli sono perentori: “Perdonarlo? Non se ne parla, non sappiamo nemmeno se avremmo voglia di incontrarlo. Ci ha tolto mamma, la donna della nostra vita, non è più niente come prima ora. Bisogna viverla sulla propria pelle per capire”.

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