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La bimba di 5 mesi soffocata da una busta è uscita dal coma: si valutano lesioni cerebrali

Le condizioni di salute della bambina – di 5 mesi – stanno migliorando giorno dopo giorno, anche se restano da valutare gli eventuali danni cerebrali subiti. A inizio giugno la piccola venne trovata nel suo lettino alla periferia di Sassari con un sacchetto di plastica avvolto intorno alla testa.
A cura di Davide Falcioni
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Guido Vecchione, presidente del Tribunale dei minorenni di Sassari, ha rigettato la richiesta del capo della Procura dei minori, Luisella Fenu, affinché venga fatta decadere la responsabilità genitoriale del papà e della mamma della bambina di 5 mesi che ha rischiato di soffocare a causa di un sacchetto di plastica che si trovava nel suo lettino, nel campo nomadi di Piandanna, alla periferia di Sassari. L'udienza di verifica è stata fissata per ottobre. La bimba, ricoverata all'ospedale Gaslini di Genova dal 6 giugno, nel frattempo è uscita dal coma: ieri i medici l'hanno sottoposta a un intervento per applicare un sondino gastrico che consenta l'alimentazione diretta. Le sue condizioni di salute stanno migliorando giorno dopo giorno, anche se restano da valutare gli eventuali danni cerebrali subiti.

L'incidente è avvenuto il 6 giugno. Dopo essere entrata nella stanza in cui dormiva la piccola, la mamma ha notato che aveva un sacchetto di plastica intorno alla testa che le impediva di respirare. La donna, insieme al marito, ha cercato di rianimarla le condizioni della bimba sono apparse subito gravissime: chiamato il 118, la piccola è stata portata nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Santissima Annunziata di Sassari e dopo alcune ore trasferita con un volo dell'aeronautica militare al Gaslini di Genova, dove i medici sono riusciti a salvarle la vita. La coppia ha altri tre figli piccoli: potrebbe essere stato uno di loro, di 4 anni, a infilare per gioco la busta di plastica intorno alla testa della sorellina impedendole di respirare per alcuni, interminabili, secondi.

Il sostituto procuratore di Sassari, Paolo Piras, ha iscritto entrambi il padre e la madre della bimba nel registro degli indagati con l'ipotesi di reato di abbandono di minore, ma la procura valuta anche l'ipotesi di lesioni gravissime: le indagini dovranno accertare quanto tempo la piccola sia rimasta senza il controllo dei genitori.

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