Jesolo, 16enne si pettina i capelli nel bar, il gestore la colpisce con un pugno e uno schiaffo
Il gestore di un bar di Jesolo ha schiaffeggiato una ragazzina di 16 anni che si stava pettinando i capelli seduta a un tavolo del suo locale. Il tutto è accaduto venerdì scorso intorno alle 22.30 in un locale di piazza Milano. La ragazzina si trovava in compagnia di un'amica, dei familiari e dei genitori della coetanea.
"Eravamo in spiaggia a mangiare una pizza – ha raccontato la mamma dell'amica della vittima – quando mia figlia ha avuto mal di stomaco e ha chiesto di bere una camomilla in un bar della zona. Le due ragazze si sono allontanate insieme ad altre due coetanee del posto. Noi eravamo tranquilli, non c'era nulla di strado. Dopo un po' però abbiamo sentito mia figlia che urlava e che chiedeva aiuto perché la sua amica era stata picchiata. Siamo arrivati al bar di corsa e lì ci hanno spiegato l'accaduto".
Secondo quanto spiegato dall'adolescente, l'amica 16enne avrebbe tirato fuori dalla borsetta una spazzola mentre la compagna di viaggio beveva la sua camomilla. A quel punto titolare del locale le avrebbe chiesto di non pettinarsi i capelli nel bar. "Lei ha messo subito via la spazzola, non si è rifiutata" ha sottolineato l'amica della vittima. "Si è solo toccata i capelli con le mani, lisciandosi le punte con le dita come fanno molte ragazze".
Il gestore del bar l'avrebbe quindi colpita prima con un pugno in pieno viso e poi con uno schiaffo in volto. "Eravamo basiti – hanno raccontato i genitori dell'amica della vittima -. Senza parole". Sul posto è intervenuta una Volante del locale commissariato di Polizia per gli accertamenti del caso. Le versioni dei fatti dei presenti e dei titolari sono state ascoltate e raccolte per il prosieguo delle verifiche.
La famiglia di turisti ha accompagnato al pronto soccorso la 16enne colpita e i medici le hanno dato una prognosi di 3 giorni. "Non torneremo più a Jesolo – ha sottolineato la madre della vittima -. La vacanza è stata rovinata da una situazione assurda. Quanto successo non ha giustificazioni".