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L'omicidio di Elisa Claps

Intitolato a Elisa Claps il largo della Chiesa della Trinità a Potenza: “Non si spenga mai il ricordo”

La giunta comunale di Potenza, guidata dal sindaco Mario Guarente, ha approvato nei giorni scorsi all’unanimità la proposta del consigliere Roberto Falotico di dedicare a Elisa Claps lo spazio di fronte alla chiesa della Trinità, dove fu ritrovato il cadavere della ragazza 17 anni dopo la sua scomparsa.
A cura di Ida Artiaco
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A più di 30 anni dal suo omicidio si continua a parlare di Elisa Claps. La giunta comunale di Potenza, guidata dal sindaco Mario Guarente, ha approvato nei giorni scorsi all'unanimità la proposta del consigliere Roberto Falotico di dedicare un luogo del centro storico della città alla sedicenne uccisa da Danilo Restivo nel 1993.

Non un luogo qualsiasi, ma lo spazio di fronte alla chiesa della Trinità, dove fu ritrovato il cadavere della ragazza 17 anni più tardi. Contestualmente il parco di Macchia Romana, sempre a Potenza, che già porta il nome di Elisa Claps diventerà "Parco del Fiore bianco".

"L'intitolazione – si legge nel provvedimento di giunta – è un atto doveroso e non riparatorio" per far sì "che non si spenga mai il ricordo di una giovanissima ragazza strappata alla vita nel più subdolo dei modi". Tutta la comunità potentina "ha il dovere di attivare ogni iniziativa capace di far cescere in modo concreto la cultura della non violenza e della non indifferenza", è scritto ancora nella delibera. Un. gesto, dunque, fortemente simbolico.

Anche perché solo qualche mese fa proprio davanti alla Chiesa ci furono una serie di proteste di una parte della comunità nei riguardi dell’ex arcivescovo di Potenza, monsignor Salvatore Ligorio che è stato contestato in occasione della giornata di commemorazione dei defunti, perché aveva di celebrare la prima santa messa nella chiesa potentina dopo la riapertura in seguito al sequestro fino all'aprile del 2012 e ai successivi lavori di ristrutturazione.

Negli ultimi mesi, complice anche la messa in onda della fiction Rai "Per Elisa" e del podcast di Pablo Trincia "Dove nessuno guarda", l'attenzione si era riaccesa sul caso della giovane lucana uccisa da Danilo Restivo nel 1993 e trovata cadavere 17 anni dopo la sua scomparsa nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità.

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