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Incidente sul lavoro a Potenza, operaio di 47 anni cade da un tetto e muore

Un operaio è morto questa mattina in un incidente sul lavoro in Basilicata. L’uomo, 47enne di Ferrandina (Matera), è caduto dal tetto di un capannone dismesso, nella zona industriale di Tito (Potenza). L’operaio, a quanto si è appreso, è caduto da una decina di metri di altezza, era al lavoro per bonificare la struttura dall’amianto.
A cura di Susanna Picone
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Incidente mortale sul lavoro oggi in Basilicata. Un operaio è morto cadendo dal tetto di un capannone dismesso, nella zona industriale di Tito (Potenza). La vittima è un operaio di quarantasette anni di Ferrandina, nella provincia di Matera. L'incidente è avvenuto questa mattina, giovedì 15 ottobre. Per cause ancora in fase di accertamento da parte dei Carabinieri, l'uomo è precipitato da una decina di metri di altezza mentre era al lavoro per bonificare la struttura dall’amianto. Sul luogo dell'incidente mortale sono intervenuti i militari dell'Arma, i Vigili del fuoco e gli operatori sanitari del 118 "Basilicata soccorso" che purtroppo non hanno potuto far altro che constatare la morte dell'operaio. Le indagini sono coordinate dal pm di Potenza Sarah Masecchia. Ancora poco chiara la dinamica dell'accaduto.

Uil chiede inchiesta rigorosa sulle cause della morte – "L'ennesima morte sul lavoro avvenuta oggi nell’area industriale di Tito Scalo (Potenza) conferma che l’attenzione sulla sicurezza sui posti di lavoro va mantenuta alta, non solo rispetto alla pandemia, ma in un quadro più ampio e generale", scrive in una nota il segretario regionale della Basilicata della Uil, Vincenzo Tortorelli, "sollecitando un’inchiesta rigorosa sulle cause della morte di un operaio che lavorava nei pressi di un capannone industriale". Il segretario evidenzia che "con la ripresa pressoché completa l’impegno del sindacato dunque è su due fronti: il controllo delle misure di sicurezza in ogni posto di lavoro e con particolare attenzione nei comparti a maggiore rischio che sono industria ed edilizia; la tutela in termini di sorveglianza sanitaria di lavoratori e lavoratrici cosiddetti fragili del settore privato e pubblico dalla pandemia".

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