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News sull'incidente dell'autobus a Mestre

Incidente Mestre, operaio gambiano salva dalle fiamme quattro persone, tra cui una bambina

Boubacar T., un immigrato di 27 anni arrivato dal Gambia e operaio di Fincantieri, è stato tra i primi a gettarsi tra le fiamme dell’autobus: ha estratto dalle lamiere quattro persone, tra le quali una bambina, e anche un cane.
A cura di Davide Falcioni
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Si chiama Boubacar T., è un immigrato di 27 anni arrivato dal Gambia e se alcuni passeggeri dell'autobus precitato da un cavalcavia a Mestre sono ancora vivi lo devono anche a lui: il giovane è infatti uno dei due operai della Fincantieri che si trovavano nei pressi del luogo della tragedia e che si sono precipitati sul posto per prestare i primi soccorsi. Intervistato dal Gazzettino, Boubacar ha raccontato di aver estratto dalle lamiere del pullman "tre-quattro persone, compresa una bambina. Ho tirato fuoco anche un cane. Un vigile del fuoco mi ha detto ‘Lascia stare l'autista, ormai è morto. Prendiamo i vivi'". Il 27enne ha spiegato di essersi gettato tra le fiamme del mezzo pesante e di aver capito fin da subito che la situazione era drammatica. Tuttavia non ci ha pensato un attimo a salvare quelle vite in pericolo, mettendo a rischio la sua.

Il bilancio: almeno 21 morti e 18 feriti

Il bilancio dell'incidente è di almeno 21 morti, tutti turistiper lo più di nazionalità ucraina – che erano diretti da Venezia al campeggio ‘Hu' di Marghera, che si trova all'inizio della strada Romea e fornisce un servizio di navetta per la laguna. L'autobus era ormai a pochi chilometri dalla destinazione quando, per cause ancora da accertare, ha sfondato un guardrail ed ha fatto un volo di una decina di metri, prendendo poi fuoco.

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Il direttore del 118 veneto: "È uno strazio"

Ai 21 morti devono poi aggiungersi 18 feriti, tutti con ustioni e politraumi. Cinque di loro versano in gravi condizioni. "Pensiamo che con i 21 morti chiudano un bilancio definitivo ma è presto per dirlo. Il bus è ancora ribaltato e soprattutto rovente per le fiamme divampate a causa di un incendio all’interno del mezzo. In queste condizioni è difficile operare. Non possiamo fare altro”, ha detto all’Adnkronos Paolo Rosi, direttore 118 Regione Veneto, che ha poi aggiunto: "A vedere la scena viene un malore, perché il bus è precipitato uscendo di strada su un rettilineo. Sono quattro i bambini ricoverati in ospedale, 2 quelli deceduti ma potrebbero essere di più. In molti sono senza documenti e questo fa pensare che siano minori. Ne ho viste tante nella mia vita professionale ma questa scena è davvero impressionante, è uno strazio”.

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